Dopo le dimissioni di Christine Lagarde, la corsa alla Direzione del Fondo Monetario Internazionale è aperta. Stando a indiscrezioni dell’ultima ora, scendono le quotazioni di Mark Carney, attuale governatore della Banca d'Inghilterra, il cui mandato è in scadenza in gennaio. Troppo poco europeo si mormora. E quindi non in linea con la tradizione.
Se la guida del Fmi spetta a un cittadino dell’Unione, la presidenza della Banca Mondiale è di nomina americana. E il fatto che l'Europa abbia approvato senza difficoltà David Malpass, il candidato di Donald Trump alla Banca Mondiale, lascia intravedere che il «duopolio è destinato a restare in piedi.
Chi sarà il successore?
Una sorta di gioco delle parti dove Parigi ha già fatto sapere che farà di tutto per identificare un candidato all’altezza del ruolo, insistendo su un curriculum professionale eccellente e su un particolare: un europeo DOC. Ecco circolare il nome di Nadia María Calviño, da un anno ministro spagnolo dell'economia e in precedenza Direttore Generale del dipartimento Bilancio della Commissione europea. Da Madrid a Lisbona. C’è chi punta su Mario Centeno, il presidente portoghese dell'Eurogruppo. Noto per aver detto stop all’austerity, Centeno ha avviato una nuova fase di espansione per l’economia portoghese, tanto da fargli guadagnare il soprannome di “Cristiano Ronaldo dell'Ecofin". Da non sottovalutare la bulgare Kristalina Georgieva, attualmente Direttore Esecutivo della Banca Mondiale, dopo aver ricoperto diverse posizioni di vertice all’interno dell'UE.
Se tutto andrà come previsto, il 1° novembre 2019 sarà il primo giorno dell’era Lagarde a capo della BCE, il che lascia circa tre mesi di tempo al FMI per individuare e nominare il suo nuovo direttore generale.