Crollo o correzione dei mercati? In ogni caso, ecco cosa fare adessoVedi i sopravvalutati

Le cinque cose da seguire sui mercati questo lunedì

Pubblicato 27.11.2017, 12:15
© Reuters.  Le cinque cose da seguire sui mercati questo lunedì
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Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo lunedì 27 novembre:

1. Le borse globali tentano di far passare in secondo piano il crollo dell’azionario cinese

I mercati azionari globali cercano di non risentire del sentimento ribassista sui titoli cinesi questo lunedì, con l’indice Shanghai Composite che ha registrato il calo di tre giorni maggiore dal giugno 2016 nonostante la lieve ripresa di venerdì.

Le borse europee hanno recuperato le perdite di questa mattina segnando un rialzo, mentre i titoli finanziari guadagnano terreno. L’indice di riferimento Euro Stoxx 50 sale dello 0,34% alle 6:08 ET (11:08 GMT), mentre il tedesco DAX va su dello 0,28%, con gli investitori che seguono i progressi nella formazione di un nuovo governo. I trader restano cauti nonostante i leader del partito conservatore della Cancelliera tedesca Angela Merkel ieri abbiano accettato di formare una “grande coalizione” con i Socialdemocratici per superare l’impasse politico.

I future USA puntano ad un’apertura in lieve rialzo, con i trader di ritorno dal lungo weekend di festa. Wall Street è rimasto chiuso giovedì per il Giorno del Ringraziamento e per mezza giornata venerdì. Alle 6:09 ET (11:09 GMT) i future Dow blue chip salgono di 32 punti, o dello 0,14%, i future S&P 500 vanno su di 3 punti, o dello 0,12% mentre i future Nasdaq 100 salgono di 10 punti, o dello 0,16%.

2. Il Bitcoin supera i 9.000 dollari e si avvia verso i 10.000

Il prezzo della valuta digitale Bitcoin prosegue l’impennata questo lunedì dopo aver superato il livello di 9.000 dollari per la prima volta nei suoi nove anni di storia ieri, nei timori per una bolla.

Il Bitcoin è schizzato di oltre il 900% negli scambi volatili di quest’anno, con tre diverse correzioni di oltre il 25% che hanno aperto la strada a conseguenti impennate. Ai prezzi attuali, il Bitcoin ha una capitalizzazione di mercato totale che ammonta a 160 miliardi di dollari.

Il passaggio dagli 8.000 ai 9.000 dollari è avvenuto in solo nove giorni, dal momento che i recenti annunci di piazze di derivati come Cboe e CME in merito al lancio di future di Bitcoin sono stati considerati un’ulteriore prova che le criptovalute vengono sempre più accettate, alimentando le speculazioni che gli investitori istituzionali possano iniziare ad investire nell’asset e che il Bitcoin possa toccare i 10.000 dollari entro fine anno.

Sulla piazza statunitense Bitfinex, il Bitcoin si attesta a 9.556,9 dollari, con un balzo di 240,9 dollari, o del 2,59%, alle 6:10 ET (11:10 GMT) dopo essere schizzato a 9.771,0 dollari.

3. Riflettori sulla Fed in una settimana chiave per la politica monetaria USA

Il cambio della guardia alla Federal Reserve sarà sotto i riflettori questa settimana, con gli investitori alla ricerca di indizi sull’andamento della politica monetaria.

Il governatore della Fed Jerome Powell, scelto dal Presidente Donald Trump come prossimo presidente della banca centrale, comparirà davanti alla Commissione Bancaria del Senato alle 9:45 ET (14:45 GMT) domani per l’udienza di conferma.

Il giorno dopo, la Presidente della Fed Janet Yellen testimonierà sull’economia alle 10:00 ET (15:00 GMT) a Capitol Hill, davanti al Joint Economic Committee.

Powell dovrebbe condividere le idee di Yellen sulla politica monetaria, ma la sua posizione potrebbe essere più allentata per quanto riguarda la regolamentazione bancaria.

Quest’oggi, il presidente della Fed di Minneapolis Neel Kashkari parteciperà ad una sessione di domande e risposte alle 17:30 ET (22:30 GMT) mentre il presidente della Fed di New York William Dudley terrà un discorso sull’economia USA alle 19:00 ET (00:00 GMT di domani).

4. Il dollaro resta sotto pressione in vista della riforma fiscale

Il dollaro resta sotto pressione questo lunedì, oscillando vicino al minimo di sei settimane contro le altre principali valute, gli investitori sono concentrati sulle nuove indicazioni da parte della Fed e sui progressi sulla riforma fiscale questa settimana, tenendo d’occhio i dati sul settore immobiliare USA nel corso della giornata.

L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,09% a 92,64.

Il fatto che dai verbali della Fed la scorsa settimana sia emerso che “molti membri” sono preoccupati per le prospettive sull’inflazione, facendo eco alle parole della presidente uscente della Fed Janet Yellen che si è detta “molto incerta”, ha alimentato le speculazioni che l’andamento dell’inasprimento possa non essere così aggressivo come inizialmente pensato ed ha pesato sulla domanda del biglietto verde.

I trader attendono inoltre che il Presidente USA Donald Trump parli delle tasse con i Repubblicani al Senato in occasione del loro pranzo di domani in vista del possibile voto sulla riforma fiscale.

Alle 10:00 ET (15:00 GMT), il Census Bureau USA rilascerà i dati di ottobre sulle vendite di case nuove.

5. Greggio al ribasso, il vertice OPEC è alle porte

Gli investitori hanno bloccato i profitti sul greggio USA questo lunedì, dopo l’impennata settimanale di circa il 4% in seguito ai dati che hanno rivelato un aumento della produzione di petrolio di scisto USA, mentre i mercati seguiranno l’attesissimo vertice di questa settimana dell’Organizzazione dei Paesi Esportatori di petrolio (OPEC) per vedere se i principali produttori sono intenzionati a prorogare l’attuale accordo sui tagli alla produzione.

Alle 6:12 ET (11:12 GMT), i future del greggio USA scendono dello 0,85% a 58,66 dollari, mentre il greggio Brent va su dello 0,16% a 63,65 dollari.

I tagli alla produzione che scadranno nel marzo 2018 dovrebbero essere prorogati per altri nove mesi.

Il ministro per l’energia russo Alexander Novak ha dichiarato questa mattina che tutte le parti sono a favore di una proroga.

Venerdì, Baker Hughes ha reso noto che il numero di impianti di trivellazione attivi negli Stati Uniti è salito di 8 unità a 747.

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