Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo lunedì 13 maggio:
1. Si inasprisce lo scontro commerciale
Il Presidente Donald Trump ha alzato la posta nello scontro commerciale con la Cina, chiedendo al Rappresentante per il Commercio Robert Lighthizer di preparare dazi del 25% su tutte le importazioni dalla nazione asiatica che non rientrano ancora nei provvedimenti esistenti.
La decisione segue l’aumento dei dazi su 200 miliardi di dollari di importazioni cinesi di venerdì scorso. La Cina ha promesso di rispondere ma non ha ancora annunciato delle misure specifiche.
Malgrado tutto, il consulente economico di Trump Larry Kudlow ha reso noto nel weekend che il Presidente intende incontrare Xi Jinping al vertice del G-20 a giugno. La Cina ha invitato i negoziatori USA a Pechino per proseguire le trattative questa settimana.
“Se Washington applicherà dazi su altri prodotti, come minaccia di fare, i consumatori USA ne avvertiranno l’impatto sui loro portafogli in modo più netto”, avverte l’esperto di strategie di Deutsche Bank (DE:DBKGn) Ulrich Stephan. “Per prodotti come smartphone o laptop ci sono poche alternative ai fornitori cinesi nell’economia mondiale”.
2. Wall Street punta ad un’apertura al ribasso
Wall Street aprirà al ribasso per via dell’escalation dello scontro commerciale. Alle 5:45 ET (08:45 GMT), il contratto dei future Dow scende di 300 punti, o dell’1,2%, i future S&P 500 vanno giù di 35 punti, o dell’1,2%, mentre i future Nasdaq 100 segnano -1,6%, perdendo 123 punti.
L’escalation dello scontro commerciale ha fatto rabbrividire i mercati azionari in tutto il mondo. L’indice cinese Shanghai Composite segna -1,2%, mentre l’indice Euro Stoxx 50 scende dello 0,5% nei timori che le case automobilistiche europee possano essere le prossime ad essere prese di mira dai dazi USA.
Le condizioni generali renderanno più difficile ad Uber (NYSE:UBER) stabilizzarsi dopo il crollo del 7,6% al suo esordio di venerdì. Dovrebbe aprire a 40,55, con un tonfo di un altro 2,5%.
3. Impennata del dollaro contro le valute dei mercati emergenti
I mercati forex hanno reagito bruscamente alla notizia, con lo yuan cinese sceso al minimo di quattro mesi contro il dollaro. La rupia indiana segna il minimo di due mesi nella notte, mentre l’aussie, considerato un indicatore della crescita cinese e della propensione al rischio globale in generale, si avvia verso il minimo di 10 anni contro il dollaro toccato all’inizio del mese.
Il rialzo del dollaro contro le valute emergenti è uno dei principali canali tramite cui lo scontro commerciale pesa sulla crescita globale, rendendo più difficile ai mercati emergenti comprare importazioni e sanare i loro debiti in dollari.
In questo contesto, sono ricominciate a salire le probabilità che la Federal Reserve tagli i tassi di interesse quest’anno. Il rendimento dei Buoni del Tesoro a 2 anni USA è sceso ora al 2,22%, 20 punti base circa al di sotto del tasso obiettivo dei fondi Fed.
4. Il greggio schizza dopo gli attacchi di “sabotaggio” alle petroliere saudite
Il prezzo del greggio è rimbalzato nella notte in risposta agli attacchi su due petroliere saudite vicino all’entrata del Golfo Persico. Le notizie saudite hanno definito l’evento degli “attacchi di sabotaggio” ed hanno lasciato intendere che il regno sospetta che ci sia dietro l’Iran.
Gli attacchi arrivano una settimana dopo l’invio di una task force USA nel Golfo per aiutare a limitare le esportazioni petrolifere iraniane. L’Arabia Saudita ha irritato l’Iran offrendosi di compensare eventuali carenze delle forniture agli storici clienti del paese.
5. Il Bitcoin supera i 7.000 dollari
Con gli asset legati al rischio tradizionali al ribasso in tutto il mondo, il Bitcoin prosegue la sua recente impennata, superando i 7.000 dollari per la prima volta da settembre.
Come sempre, non ci sono fattori evidenti alla base del rimbalzo, che ha scatenato una nuova ondata di analisi tecniche frenetiche ignorando i trascorsi delle monete digitali per quanto riguarda la loro gestione e sicurezza. Alle 5:45 ET la moneta si attesta a 7.090 dollari, in calo di circa il 3,4% rispetto a ieri sera.