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Le cinque cose da seguire sui mercati questo martedì

Pubblicato 03.10.2017, 11:57
Aggiornato 03.10.2017, 12:52
© Reuters.  Le cinque cose da seguire sui mercati questo martedì

Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo martedì 3 ottobre:

1. Le borse globali registrano nuovi massimi storici

I titoli azionari globali registrano nuovi massimi storici, l’ottimismo per la forza dell’economia globale ha spinto gli investitori al rischio.

Le borse dell’Asia Pacifica hanno chiuso al rialzo, trainate dai mercati in Giappone e ad Hong Kong, anche se molti mercati nella regione sono rimasti chiusi per festa.

Intanto, i titoli azionari europei oscillano vicino ai massimi di tre mesi negli scambi di metà mattina, il selloff sui mercati spagnoli si è ridotto con Madrid che tenta di reagire alla crisi secessionista in Catalogna.

A Wall Street, i titoli azionari USA puntano ad un’apertura invariata, con i principali indici che riprendono fiato dopo i nuovi massimi storici segnati nella seduta precedente.

2. L’impennata del dollaro si ferma dopo aver raggiunto il massimo di 6 settimane

Il dollaro perde lo slancio dopo aver segnato il massimo di un mese e mezzo sulla scia del crescente ottimismo per lo stato di salute dell’economia statunitense e delle aspettative di un aumento dei tassi da parte della Federal Reserve a dicembre.

L’indice del dollaro, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di sei principali valute, si attesta a 93,48. In precedenza, ha segnato il massimo dal 17 agosto di 93,78.

Intanto, il rendimento dei bond USA si avvia a segnare un aumento per la terza seduta consecutiva, con il rendimento dei Buoni del Tesoro a 10 anni al 2,362% dopo aver toccato brevemente il massimo di tre mesi del 2,371% nella notte.

Il rialzo ha seguito i dati manifatturieri incoraggianti che hanno alimentato le aspettative che la Federal Reserve possa alzare i tassi di interesse statunitensi a dicembre per la terza volta quest’anno.

3. Riflettori sul Governatore della Fed Powell

Per oggi non sono previsti report economici di rilievo e l’attenzione degli investitori si focalizzerà sui commenti del Governatore della Fed Jerome Powell alle 8:30 ET (12:30 GMT).

Parlerà della riforma normativa in occasione di un evento sulle norme finanziarie organizzato da Reuters e dalla George Washington University a Washington DC. Sono previste domande del pubblico.

Le sue parole potrebbero essere particolarmente importanti dopo le voci della scorsa settimana secondo cui avrebbe incontrato il Presidente USA Donald Trump per discutere della sua possibile nomina a Presidente della Fed al termine del mandato di Yellen, a febbraio.

Powell aveva in precedenza ribadito che la Federal Reserve potrebbe permettersi di essere “un po’ più paziente” per quanto riguarda i futuri aumenti dei tassi, tra il rallentamento dell’inflazione ed il rafforzamento del mercato del lavoro.

La probabilità di un aumento dei tassi entro dicembre è pari a circa l’80% secondo lo Strumento di Controllo dei Tassi della Fed di Investing.com.

4. Greggio stabile dopo i crolli

Il prezzo del greggio si stabilizza dopo i bruschi crolli della seduta precedente, mentre gli investitori attendono i dati settimanali sulle scorte statunitensi di greggio e prodotti raffinati.

L’American Petroleum Institute, un gruppo del settore, rilascerà il report settimanale oggi alle 16:30 ET (20:30 GMT), mentre i trader continuano a valutare l’impatto dei recenti uragani sulle scorte e la domanda.

I future del greggio West Texas Intermediate (WTI) sono pressoché invariati a 50,50 dollari al barile, dopo essere crollati di 1,09 dollari, o del 2,1%, nella seduta precedente.

Intanto, i future del greggio Brent, il riferimento per il prezzo del greggio al di fuori degli Stati Uniti, scendono di 13 centesimi, o dello 0,2%, a 56,02 dollari al barile. Il contratto è crollato di 67 centesimi, o dell’1,2% ieri.

5. Tesla in calo, le consegne della Model 3 deludono

Il titolo del produttore di auto elettriche di lusso Tesla Inc (NASDAQ:TSLA) segna un ribasso, con gli investitori preoccupati per i dati di produzione del terzo trimestre della Model 3, che hanno deluso le aspettative.

La compagnia di Palo Alto, in California, ha consegnato solo 220 berline Model 3 e ne ha prodotte 260 nel trimestre considerato.

Il dato è molto inferiore alle stime di agosto dell’Amministratore Delegato di Tesla Elon Musk, che aveva previsto una produzione di 1.500 Model 3 a settembre con un aumento fino a 20.000 veicoli al mese a dicembre.

In generale, la Tesla ha consegnato 26.130 veicoli nel terzo trimestre, con un incremento del 4,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

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