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Le cinque cose da seguire sui mercati questo martedì

Pubblicato 27.03.2018, 11:52
Aggiornato 27.03.2018, 13:08
© Reuters.  Le cinque cose da seguire sui mercati questo martedì

Investing.com - Ecco le cinque principali notizie da seguire sui mercati finanziari questo martedì 27 marzo:

1. Si allentano le tensioni tra USA e Cina

Le tensioni commerciali sembrano ridursi ancora questo martedì, sulla scia della notizia che Cina e Stati Uniti sono in trattativa per trovare un accordo che vada bene ad entrambi per ridurre il gap del deficit commerciale.

Il Segretario al Tesoro USA Steven Mnuchin si è detto “cautamente ottimista” che la Cina possa raggiungere un accordo per evitare i dazi su 50 miliardi di dollari di esportazioni statunitensi.

Mnuchin ha chiamato Liu He per congratularsi per la nomina di questo mese come vice primo ministro cinese, responsabile della politica economica. Secondo una notizia di Bloomberg che cita fonti informate dei fatti, i due avrebbero discusso di piani per trovare un modo che vada bene ad entrambi i paesi al fine di ridurre il gap commerciale.

Molte notizie riportate dai media hanno confermato che i funzionari cinesi e statunitensi stanno lavorando per evitare quella che potrebbe essere una vera e propria guerra commerciale. I funzionari della Casa Bianca avrebbero chiesto alla Cina di ridurre i dazi sulle auto importate, di consentire un possesso di maggioranza estero di aziende di servizi finanziari e di acquistare più semiconduttori prodotti negli Stati Uniti.

2. Borse in ripresa, meno paura per la guerra commerciale USA - Cina

Con la riduzione dei timori per la possibile guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, Wall Street ha chiuso in forte rialzo ieri e il sentimento rialzista persiste anche questo martedì.

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La ripresa è iniziata ieri, quando Wall Street ha registrato il maggiore aumento settimanale dal gennaio 2016. I future USA puntano a continuare la salita quest’oggi. Alle 5:46 ET (9:46 GMT) i future Dow blue chip salgono di 166 punti, o dello 0,69%, i future S&P 500 vanno su di 19 punti, o dello 0,71% mentre i future Nasdaq 100 rimbalzano di 69 punti, o dell’1,01%.

I mercati asiatici hanno seguito a ruota il loro esempio, con il nipponico Nikkei 225 che schizza del 2,4%, registrando il giorno migliore in tre mesi. In Cina, l’indice Shanghai Composite balza di oltre l’1%.

L’ottimismo si è diffuso anche sulle piazze europee, che segnano rialzi di più dell’1%.

3. Dollaro in ripresa, attesi dati sulla fiducia e commenti della Fed

Il dollaro si stacca dal minimo di cinque settimane contro i principali rivali questo martedì, le tensioni commerciali si allentano e gli investitori rivolgono la loro attenzione agli eventi del calendario economico, per avere indizi sulla forza dell’economia statunitense.

Gli economisti prevedono che l’indice sulla fiducia dei consumatori del Conference Board mostri una lettura di 131,2 per marzo, da 130,8 del mese prima.

L’indice della Fed di Richmond sul settore manifatturiero per marzo dovrebbe essere sceso a 23 da 28 di febbraio.

S&P/Case-Shiller rilascerà l’indice sui prezzi delle case che dovrebbe rivelare un aumento dello 0,7% a gennaio.

Al centro della scena anche un discorso del Presidente della Federal Reserve di Atlanta Raphael Bostic alle 11:00 EST (15:00 GMT), di particolare interesse dopo che venerdì il policymaker della Fed si è detto a favore di ulteriori aumenti dei tassi quest’anno se l’economia dovesse continuare a rafforzarsi.

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Alle 5:47 ET (9:47 GMT), l’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,32% a 88,92.

4. Continua l’impennata del greggio, attesi dati sulle scorte

Il prezzo del greggio continua la salita di marzo, nonostante l’aumento della produzione di scisto con il riferimento USA e quello londinese che si avviano a segnare rialzi mensili del 6% e del 5% rispettivamente.

Dopo il breve calo di ieri sulla scia dei dati di Baker Hughes secondo cui il numero degli impianti di trivellazione attivi negli Stati Uniti è salito di quattro unità a 804, il massimo dal marzo 2015, il greggio è salito questo martedì con gli investitori in attesa dei dati sulle scorte USA di greggio e prodotti raffinati per valutare la forza della domanda da parte del principale consumatore mondiale della materia prima.

L’American Petroleum Institute, un gruppo del settore, rilascerà il report settimanale alle 16:30 ET (20:30 GMT). I dati ufficiali della Energy Information Administration saranno rilasciati domani e si prevede un aumento di 0,4 milioni di barili.

I future del greggio USA salgono dello 0,40% a 65,81 dollari alle 5:48 ET (9:48 GMT), mentre il greggio Brent sale dello 0,42% a 69,86 dollari.

5. Crollo delle criptovalute dopo la chiusura di LitePay

Le criptovalute registrano un tonfo questo martedì, dopo che l’elaboratore di pagamenti di Litecoin, LitePay, ha improvvisamente terminato la sua attività ad un solo mese dal lancio, avvenuto a febbraio.

La Litecoin Foundation, che controlla lo sviluppo di Litecoin e investe su LitePay, ha annunciato sul suo sito web stamane che l’elaboratore di pagamenti Litecoin ha terminato la sua attività.

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LitePay avrebbe dovuto lanciare il suo servizio commerciale il 26 febbraio ma in una email ai suoi clienti del 5 marzo aveva annunciato che stava ancora “controllando tutti i possibili commercianti” bloccando le registrazioni di carte “per via dei feedback negativi e delle drastiche azioni adottate dagli emittenti di carte di credito nei confronti delle compagnie di criptovalute”.

L’annuncio ha contribuito al sentimento ribassista che già dominava sulla classe di asset. Ieri, Twitter ha replicato le recenti iniziative di Facebook (NASDAQ:FB) e Google (NASDAQ:GOOGL), confermando che vieterà gli annunci pubblicitari sulle criptovalute per garantire la “sicurezza della comunità di Twitter”.

Alle 5:49 ET (9:49 GMT), il Litecoin crolla dell’8,7% a 144,69 dollari.

Intanto, il Bitcoin, la principale valuta mondiale per capitalizzazione di mercato, registra un crollo del 7% a 7.908,90 dollari.

L’Ethereum, il principale rivale del Bitcoin in quanto a capitalizzazione di mercato, crolla del 12% a 464,77 dollari.

La terza principale criptovaluta, il Ripple, registra un crollo del 9,5% a 0,57128 dollari.

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