Investing.com - Anche se i mercati azionari europei sono ancora in rosso a causa del “rifiuto" dell'Italia verso l'UE di modificare la manovra, gli investitori non perderanno di vista questo pomeriggio l'incontro starodinario che Theresa May, Primo Ministro del Regno Unito, terrà nel Parlamento britannico, dopo l'inizio dell'accordo con l'UE sul Brexit.
"In assenza di dettagli definitivi, il patto potrebbe mantenere l'intero Regno Unito, e non solo l'Irlanda del Nord, all'interno dell'Unione doganale durante il periodo di transizione di due anni concordato per dopo la data di entrata in vigore del Brexit il 29 marzo", spiegano gli analisti di Banca March
La sterlina britannica si è apprezzata rispetto all'euro dopo l'annuncio dell'accordo, toccando anche quota 1,1517.
Link Securities ci ricorda che "Theresa May dovrà prima convincere i membri del suo governo e poi il Parlamento britannico. Nessuno dei due obiettivi sembra facile, soprattutto perché l'accordo ha già ricevuto critiche dai sostenitori di Brexit del partito conservatore, così come dall'opposizione laburista.
"Theresa May ha trovato un punto in comune con l'Unione europea, una posizione che non sembra estendersi alla propria squadra di governo, tanto meno ai Tories nel suo complesso o al Parlamento britannico, dove oltre i nazionalismi che vogliono rompere con l'Europa a tutti i costi, c'è il problema del confine con l'Irlanda, una questione non negoziabile proprio per gli unionisti che sostengono il Primo Ministro," dice Amilcar Barrios, direttore degli investimenti alla Tressis.
Massima cautela quindi nei mercati. Se ci fosse un 'accordo tecnico', il Regno Unito lo invierebbe ufficialmente all'Unione Europea, che lascerebbe il posto al vertice straordinario di novembre, previsto per il 25.
"Se il Gabinetto di May approva l'accordo, è previsto che il documento sarà firmato ufficialmente oggi in una riunione straordinaria convocata per le 14:00 (15:00 ora italiana). La chiave per l'approvazione dell'accordo da parte dei ministri sarà la stesura dei dettagli del piano di emergenza che deve esistere in modo che, in caso di fallimento dei futuri negoziati sulle relazioni commerciali (un accordo che deve essere raggiunto nel periodo di transizione fino al 2020) non ci sia una dura frontiera tra la Repubblica d'Irlanda e l'Irlanda del Nord", spiegano da Renta 4.
E se non ci fosse un accordo? Il Presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, era convinto lo scorso fine settimana che ci sarà un accordo con il Regno Unito, perché un Brexit disordinato "sarebbe catastrofico".