Investing.com - La sterlina è stabile contro il dollaro questo lunedì, supportata sopra il livello dell’1,70 nelle aspettative che la Banca d’Inghilterra possa aumentare i tassi prima delle altre banche centrali.
Il cambio GBP/USD è stabile a 1,7016, non lontano dai massimi di 1,7034, toccati giovedì, il massimo dall’agosto 2009.
Supporto a 1,6950 e resistenza a 1,7075.
La domanda per la sterlina continua ad essere supportata dalle aspettative che la ripresa economica nel Regno Unito possa spingere la BoE ad alzare i tassi di interesse prima delle altre banche centrali.
Nei verbali rilasciati lo scorso mercoledì si legge inoltre che la banca è rimasta “alquanto sorpresa” nello scoprire che i mercati finanziari non prevedono grandi probabilità di un aumento dei tassi per quest’anno.
Il Governatore della BoE Mark Carne ha affermato che i tassi di interesse potrebbero salire prima del previsto. Le dichiarazioni hanno spinto gli investitori a collocare l’aumento dei tassi per la fine di quest’anno piuttosto che per il primo trimestre del 2015.
La sterlina è in leggera salita contro l’euro, con EUR/GBP giù dello 0,05% a 0,7989, in salita dal minimo di un anno e mezzo di 0,7958 raggiunto questa settimana.
Stamane i dati hanno mostrato che l’indice composito dell’attività del settore manifatturiero e dei servizi nella zona euro è sceso al minimo di sei mesi di 52,8 a giugno, da 53,5 di maggio, indicando che la ripresa nell’area starebbe perdendo il suo slancio.
Il settore privato in Francia ha visto una nuova contrazione questo mese, ed il dato ha pesato sull’intera zona euro, mentre il settore privato tedesco ha continuato a crescere questo mese, sebbene ad un ritmo più lento del previsto.
Questo weekend, il Presidente della Banca Centrale Mario Draghi ha dichiarato che i tassi di interesse resteranno bassi per un periodo più lungo e gli acquisti di bond su larga scala rientrano ancora tra le opzioni della banca centrale.
All’inizio di giugno, la BCE ha tagliato i tassi di interesse al minimo storico ed ha avviato una serie di misure per favorire l’accesso al credito da parte delle imprese, per tentare di contrastare il rischio di deflazione nella zona euro e sostenere la crescita.