NEW YORK (Reuters) - L'euro si conferma sotto pressione, ai minimi da aprile nei confronti del dollaro, in attesa del meeting di giovedì della Bce.
Anche se resta una buona dose di incertezza su quali misure specifiche, o quale combinazione di misure, la Bce potrà adottare, tra tutte quelle ventilate nelle ultime settimane, gli operatori sono ormai convinti che Francoforte annuncerà un ulteriore potenziamento in senso espansivo della politica monetaria.
** L'inflazione preliminare tedesca di novembre si è attestata a 0,1% su mese e 0,3% su anno, in linea con le attese, ma ancora in assoluto su livelli bassi, consolidando ulteriormente l'ipotesi di intervento Bce.
** L'euro/dollaro scambia nel primo pomeriggio poco sopra il minimo intraday di 1,0564. In novembre l'euro ha ceduto quasi il 4% sul dollaro, oltre il 12% da inizio 2015. "Appare abbastanza certo che andando verso il meeting Bce l'euro risulterà appesantito" afferma un trader da Londra. "Nonostante gli sforzi della Bce di spingere l'euro in giù, c'è ancora spazio per una significativa reazione".
** La valuta unica risale leggermente nei confronti dello yen, sopra 130, dopo essere scesa venerdì scorso al minimo da sette mesi di 129,67.
** Contrariamente all'euro, il biglietto verde trova sostegno nella possibilità di un intervento restrittivo della Fed a metà dicembre. "Tutti sanno che la Bce farà qualcosa, così come la Fed" spiega Sanjiv Shah di Sun Global. "Probabilmente nel primo trimestre dell'anno prossimo ci sarà un nuovo tentativo (dell'euro/dollaro) di raggiungere la parità".
** Il 'dollar index', che mette in relazione il biglietto verde a un paniere delle principali divise internazionali, si è portato oggi fino a 100,31, a un soffio dal massimo da 12 anni di 100,39 visto lo scorso marzo.