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Previsioni: “l’Italia non cambierà la sua Manovra” secondo gli analisti

Pubblicato 13.11.2018, 12:10
Aggiornato 13.11.2018, 12:10
© Reuters.  Previsioni: “l’Italia non cambierà la sua Manovra” secondo gli analisti

© Reuters. Previsioni: “l’Italia non cambierà la sua Manovra” secondo gli analisti

Investing.com - Fari puntati sull’Italia in tutta Europa anche nella giornata di oggi, quando scadrà il termine per la risposta del Governo all’Unione europea relativamente alla richiesta di Bruxelles di modifica del bilancio.

Oggi è prevista in serata una riunione del consiglio dei Ministri per decidere la linea da tenere e nel fratempo il Ftse Mib resiste appena sotto la parità, in attesa di conoscere le decisioni del Governo.

Il consenso degli analisti è abbastanza chiaro: "non sono attese grandi sorprese", spiegano gli analisti di Renta Markets. Al massimo, il Governo italiano "farà un gesto per abbassare le previsioni di crescita del paese, ma niente di più", sottolinea José Luis Cárpatos, CEO di Serenity Markets.

Il Ministro dell’Economia Giovanni Tria, però, oggi è intervenuto per affermare che “il tasso di crescita non si negozia”, smentendo “voci e indiscrezioni apparse sui giornali secondo cui il tasso di crescita dell’italia sia stato o sia oggetto di dibattito politico”.

"Le previsioni di crescita”, si legge nel comunicato diffuso dal Mef, “sono infatti il risultato di valutazione squisitamente tecnica. Per questo non possono diventare oggetto di negoziato alcuno dentro o fuori dal Governo".

L’Italia, però, manterrà invariati i suoi bilanci, prevedono gli analisti, soprattutto in termini di previsioni di deficit, che sono ancora fissati al 2,4%, inaccettabile per Bruxelles.

"La Commissione europea ha appena rivisto al ribasso le sue previsioni di crescita per l'Italia e ha ripetutamente espresso preoccupazione per un disavanzo eccessivo in un'economia il cui debito pubblico supera il 130% del PIL", hanno commentato gli analisti di Bankinter. "Inoltre, l'Italia emette 5,5 miliardi di euro in obbligazioni a lungo termine, per cui la volatilità è assicurata", aggiungono.

Secondo questi esperti dell’istituto, "l'importante ora è che lo spread italiano rimanga vicino al livello psicologico di 300 punti base e che l'euro si stabilizzi. Il macro non invita all'ottimismo, perché l'indicatore che misura la fiducia degli investitori tedeschi (ZEW) accumula 7 mesi di record negativi".

Il conflitto di bilancio aperto dal governo italiano "minaccia di mettere in discussione le fondamenta della zona euro", avverte Link Securities. "Attenzione, quindi, al comportamento dell'euro e del debito italiano, poiché oggi si potrebbe determinare fino a che punto i populisti italiani vogliono 'stringere la corda'. Temiamo che alla fine, come è successo con la Grecia, saranno i mercati a dare loro un bagno di realtà", aggiungono questi analisti.

Gli esperti temono che questa situazione si trascinerà a lungo: "l'evoluzione dei costi di finanziamento e del premio di rischio italiano dipenderà dal grado di disponibilità a riconciliare le posizioni o ad intensificare il confronto. Da quel momento in poi, la Commissione europea disporrà di altre tre settimane per rispondere a questi nuovi bilanci", concludono da Renta 4.

Ultimi commenti

Chi ha votato per sti due cialtroni pensava forse di si ma la realtà è che tutti stiamo andando peggio di prima...Proprio quando si iniziavano a vedere dei piccoli spiragli di luce..e invece niente....bisogna cominciare da capo tre passi indietro...
Il rischio è che purtroppo non c'è limite al peggio...
..un bagno di reltà ci daranno i mercati..ma cosa scrivono..
...e questo governo dissennato ci porterà in una condizione ancora peggiore purtroppo
Visti i risultati dei precedenti governi, che rischio corriamo?
temo che rispondere "siamo i meno peggio" nn sia una gran risposta e una strategia infelice. io vorrei una squadra seria con una strategia europea ... non un personaggio magari ancora credibile alleato con un bibitare falsario e condinatore
condonatore
i tedeschi hanno sforato ma poi sono rientrati perché si sono fatti il mazzo e sono cresciuti molto più di noi che abbiamo perso trent'anni aumentando solo i ns. debiti
smettiamola di fare gli italiani mediocri altrimenti ritorniamo ala peggiore prima Repubblica. gli errori fatti in passato li dobbiamo pagare noi non i tedeschi. d'altronde noi al loro posto faremmo lo stesso
Parole da incorniciare
elvira ha ragione. italioti piagnoni si stava meglio quando si stava peggio! io ho visto le contabili dei mutui del mio povero babbo 20% di interesse.... ve lo meritereste perche siete dei lilloni. nessuna voglia di creare qualcosa troppa gente nei bar che si guarda intorno senza capire che il nostro futuro lo determiniamo noi.
Vero anche io ho fatto la stessa considerazione. Peccato che negli anni 80 si tarellava e il grano girava, ci si poteva permettere un mutuo di 10/15anni al 15%. Beh adesso con tassi di crescita decimali... ci si parcheggia qua in Europa....
europeisti-eurocrati cominciate a cercarvi un lavoro onesto che siete alla frutta
gli eurocrati ci han fatto risparmiare gli interessi immeritatamente. adesso gli eurocrati chiuderanno i rubinetti
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