Investing.com – Si prevede che la Banca d’Inghilterra (BoE) decida di tagliare i tassi di interesse questo giovedì ad un nuovo minimo storicoè che annunci di nuove misure di stimolo nel tentativo di contrastare le conseguenze negative della decisione del Regno Unito di lasciare l’Unione Europea, la cosiddetta Brexit, dopo i dati che ebbe mostrato una possibile recessione dell’economia britannica.
Secondo gli investitori è al 100% la possibilità della Banca d’Inghilterra decide di tagliare I tassi di interesse allo 0,25%, un nuovo minimo storico, dopo i dati post-Brexit che hanno mostrato che l’attività manifatturiera britannica ha segnato il livello più basso dall’inizio del 2013 è l’attività del terziario è scesa al minimo dal 2009.
I tassi della Banca d’Inghilterra sono all’attuale minimo storico dello 0,5% dal marzo 2009. 45 dei 47 economisti intervistati da Bloomberg ritiene che la Banca centrale britannica taglierà i tassi, mentre unsondaggio Reuters punta ad un taglio di almeno 25 punti base.
Secondo le previsioni otto dei nove membri voteranno per un taglio dei tassi mentre solo uno si esprimerà a favore di una politica invariata. Gli esperti stanno valutando altre misure di allentamento della politica, come la ripresa del programma di acquisti invariata dal 2012, o lo stabilire un arco di tempo maggiore in cui l’inflazione dovrà ritornare al target del 2% fissato dalla banca.
La decisione non sorprenderà i mercati, poiché la BoE ha praticamente già segnalato la decisione durante il vertice di luglio.
I verbali dell’ultimo vertice indicavano che “la maggioranza dei membri della commissione prevede un allentamento della politica ad agosto”, specificando che l’ampiezza delle misure di stimolo sarà determinata dalle previsioni economiche aggiornate.
Sebbene durante il vertice di luglio uno dei membri, Gertjan Vlieghe, si era già espresso a favore del taglio dei tassi, secondo un altro dei membri, Kristin Forbes, la banca centrale dovrebbe attendere con cautela e non prendere decisioni affrettate prima di esaminare dati più concreti.
Tuttavia le dichiarazioni di Forbes sono giunte prima del rilascio dei dati PMI relativi al comparto manifatturiero e a quello dei servizi.
“I dati PMI relativi al comparto manifatturiero di oggi abbandonano la tesi di una imminente recessione per l’economia britannica” ha affermato ieri Barclays in seguito al rilascio dei dati.
La banca britannica ha previsto una contrazione dello 0,3% nel terzo trimestre, seguita un ulteriore calo dello 0,4% nell’ultimo trimestre dell’anno.
Alla luce di tutto ciò, di perdere i mercati erano molto attenzione non soltanto alla decisione di politica monetaria in sé ma anche al report sull’inflazione aggiornato che sarà rilasciato contemporaneamente e che mostrerà l’attuale posizione della Banca d’Inghilterra sulle previsioni economiche.
Indipendentemente dalla decisione che l’Inghilterra prenderà giovedì, durante la seguente conferenza stampa, il governatore Mark Carney molto probabilmente insisterà sulla necessità di un intervento da parte del governo.
Tuttavia, il ministro delle finanze britannico Philip Hammond ha già dichiarato che nuove misure fiscali non saranno introdotte prima del prossimo “autunno, periodo entro il quale avremmo ulteriori dati economici che ci permetteranno di prendere una decisione più ponderata.”