ROMA (Reuters) - Matteo Renzi esprime fiducia sulla possibilità che le banche italiane in difficoltà superino "agevolmente" i loro problemi.
"Il fatto di non essere intervenuti tra il 2011 e il 2013 – quando ancora si poteva fare – sulle banche è stato un errore. Ma adesso i problemi di qualche banca italiana sono agevolmente risolvibili", scrive il premier nella sua eNews periodica senza elaborare, ma rimandando alle dichiarazioni rilasciate in occasione della conferenza stampa con il primo ministro svedese Stefan Lofven.
"Il nostro interesse è salvaguardare i correntisti e i risparmiatori delle banche italiani e liberare gli istituti di credito dalle sofferenze e dagli incagli che impediscono il credito alle piccole e medie imprese e alle famiglie", ribadisce il premier.
Le banche italiane hanno accumulato in bilancio circa 360 miliardi di crediti deteriorati lordi e a Piazza Affari l'indice di settore ha perso oltre il 50% del valore da inizio gennaio.
Oggi il ministro del Tesoro, Per Carlo Padoan, ha detto di ritenere ancora possibili "soluzioni di mercato" ma precisa che il "governo si sta adoperando per mettere a disposizione strumenti adeguati".
Sul mercato la principale indiziata per un'operazione di salvataggio pubblico è Mps, a cui la Bce ha chiesto di ridurre i crediti deteriorati netti di quasi 10 miliardi entro il 2018.
In questo momento Renzi si trova a Varsavia per il vertice Nato che lo vedrà impegnato oggi e domani.