Investing.com - La sterlina è in calo contro il dollaro questo giovedì tra le tensioni geopolitiche tra Russia ed Ucraina che pesano sulla propensione al rischio, supportando il biglietto verde.
Il cambio GBP/USD ha toccato 1,6617, il minimo da lunedì ed è in calo 0,23% a 1,6631.
Supporto a 1,6582, il minimo da lunedì e resistenza a 1,6701, il massimo di mercoledì.
Il sentimento dei mercati è stato colpito dalle rinnovate tensioni tra la Russia e l’Ucraina dopo la deposizione del Presidente ucraino Viktor Yanukovych la scorsa settimana.
Ieri il Presidente russo Vladimir Putin avrebbe ordinato a 150.000 truppe russe di dare inizio alle esercitazioni militari nella Russia centrale ed occidentale, vicino al confine con l’Ucraina.
Gli investitori inoltre restano cauti in vista dei dati sull’inflazione nella zona euro previsti per domani tra i timori per il rischio di deflazione nella zona euro.
Le tensioni geopolitiche hanno fatto sorgere rinnovati timori per le prospettive nei mercati emergenti, spingendo il rublo russo al minimo di cinque anni contro il dollaro, mentre la grivnia ucraina è crollata al minimo storico dopo la decisione della banca centrale di non supportare la valuta.
Gli investitori attendono la testimonianza della Presidente della Federal Reserve Janet Yellen davanti al Senato nel corso della giornata. La recente serie di deludenti report economici USA ha fatto sorgere dubbi sulla forza della ripresa e sull’attuale ritmo del programma di stimolo. La Yellen dovrebbe ribadire che la banca centrale USA continuerà a ridimensionare il suo programma di acquisti finché l’economia migliorerà come previsto.
Il dollaro è stato spinto dai dati di ieri del Dipartimento per il Commercio che hanno riportato un aumento nelle vendite di case nuove al massimo dal luglio 2008 a gennaio.
Il mese scorso, le vendite sono salite del 9,6% a 468.000 unità rispetto alle aspettative di un calo dell’1%, mentre le vendite di dicembre sono state riviste al rialzo.
L’euro è stabile contro la sterlina, con EUR/GBP in calo dello 0,02% a 0,8208.
Il sentimento sulla moneta unica è stato inoltre colpito dai dati che hanno confermato che l’economia spagnola è cresciuta dello 0,2% nel quarto trimestre, in calo da una stima preliminare dello 0,3%.
Un secondo report ha mostrato che i prestiti per le famiglie e per le imprese nella zona euro sono scesi per il secondo mese a gennaio.
Gli investitori inoltre restano cauti in vista dei dati sull’inflazione tedesca previsti nel corso della giornata, nonché i dati sull’inflazione nella zona euro previsti per domani tra i timori per il rischio di deflazione nella zona euro.
La Banca Centrale Europea terrà il suo vertice mensile la prossima settimana, tra le speculazioni che inasprisca di nuovo la politica monetaria per salvaguardare la precaria ripresa nella zona euro.