Investing.com - Positivi i tabelloni dei titoli azionari europei questo lunedì, dopo i dati incoraggianti sul settore manifatturiero spagnolo, sebbene persistano i timori per il futuro della Grecia nella zona euro.
Negli scambi della mattinata europea, l’EURO STOXX 50 sale dello 0,30%, il francese CAC 40 segna +0,38%, mentre il tedesco DAX 30 è in salita dello 0,71%.
L’agenzia di ricerche di mercato Markit ha dichiarato che l’indice dei direttori acquisti per il settore manifatturiero spagnolo è salito a 54,7 questo mese da 53,8 di dicembre, superando le aspettative di un aumento a 54,0.
Venerdì, sono riemersi i timori per la minaccia di deflazione nella zona euro dopo i dati dell’Eurostat secondo cui il tasso annuo di inflazione nel blocco della moneta unica è sceso dello 0,6% a gennaio, dopo il calo dello 0,2% a dicembre. Gli economisti avevano previsto una riduzione dello 0,5%.
I mercati sono in fermento, inoltre, dal momento che il nuovo governo greco ha dichiarato che non coopererà con il Fondo Monetario Internazionale e con l’Unione Europea e che non ha intenzione di prolungare il programma di salvataggio, alimentando i timori per un eventuale scontro con i creditori internazionali.
Negativi i titoli finanziari, con le francesi BNP Paribas (PARIS:BNPP) e Societe Generale (PARIS:SOGN) giù dello 0,55% e dello 0,56%, mentre la tedesca Commerzbank (XETRA:CBKG) crolla dell’1,54%.
Tra le banche periferiche, in Italia Unicredit e Intesa Sanpaolo scendono rispettivamente dello 0,57% e dell’1,27%, mentre le spagnole BBVA e Banco Santander crollano dell’1,36% e dell’1,64%.
Holcim (SIX:HOLN) schizza a +1,04% e Lafarge subisce un’impennata dell’1,05% in seguito all’accordo tra le due compagnie per la vendita di asset per un valore di 6,5 miliardi di euro alla compagnia di materiali edili CRH come condizione antitrust vincolante per la loro fusione.
A Londra, il FTSE 100 sale dello 0,44%, grazie ai guadagni di CRH, che ha subito un’impennata del 4,65% dopo la vendita degli asset.
Al rialzo le compagnie petrolifere, con BP (LONDON:BP) su dello 0,80% e Royal Dutch Shell B che schizza a +1,66%, mentre la rivale Tullow Oil (LONDON:TLW) subisce un’impennata del 2,34%.
Sia BP che BG Group, su del 2,46%, hanno annunciato un taglio delle spese pari a 21 miliardi di dollari.
Al rialzo anche i titoli finanziari, con Lloyds Banking (LONDON:LLOY) su dello 0,01% e Royal Bank of Scotland (LONDON:RBS) in salita dello 0,47%, mentre Barclays sale dello 0,64%. Al ribasso invece HSBC Holdings (LONDON:HSBA), giù dello 0,43%.
Intanto, i titoli minerari sono in discesa. Rio Tinto scende dello 0,13%, mentre Randgold Resources e Fresnillo (LONDON:FRES) crollano rispettivamente dell’1,14% e dell’1,50%.
Negli Stati Uniti, i mercati azionari puntano ad un’apertura al rialzo. I futures Dow Jones Industrial Average salgono dello 0,31%, i futures S&P 500 sono in salita dello 0,25%, mentre i futures Nasdaq 100 segnano +0,27%.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti pubblicheranno il report sui redditi e le spese personali. L’Institute of Supply Management rilascerà i dati sull’attività del settore manifatturiero.