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Von der Leyen in Uruguay: "Accordo Ue-Mercosur ormai vicino", mentre la Francia continua a opporsi

Pubblicato 05.12.2024, 17:50
Aggiornato 05.12.2024, 18:05
© Reuters.  Von der Leyen in Uruguay: "Accordo Ue-Mercosur ormai vicino", mentre la Francia continua a opporsi

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen è atterrata in America Latina per finalizzare l'accordo con il Mercosur, durante il vertice che si concluderà venerdì 6 dicembre a Montevideo.

Tutto questo avviente mentre il principale oppositore europeo dell'accordo, la Francia, sta facendo i conti con il crollo del governo e le dimissioni del primo ministro Michel Bernier.

L'accordo commerciale per la creazione di un nuovo mercato

"Il traguardo dell'accordo Ue-Mercosur è ormai vicino", ha scritto giovedì von der Leyen su X, aggiungendo: "Lavoriamo, tagliamolo. Abbiamo la possibilità di creare un mercato di oltre 700 milioni di persone. Il più grande partenariato commerciale e di investimento che il mondo abbia mai visto. Entrambe le regioni ne beneficeranno".

Il gruppo di Paesi sudamericani noto come Mercosur è composto da Brasile, Argentina, Paraguay, Uruguay e Bolivia e il trattato che lo vede come cofirmatario con l'Ue è un accordo di libero scambio che mira a eliminare quasi tutti i dazi doganali sui prodotti scambiati tra i due gruppi.

La Francia continua a opporsi al trattato

La risposta di Parigi non si è fatta attendere. Una dichiarazione dell'Eliseo ha detto che il presidente francese ha parlato con Ursula von der Leyen dicendole che l'accordo è "inaccettabile nel suo stato attuale".

La Francia continuerà "senza sosta" a difendere la sua "sovranità agricola", ha continuato la dichiarazione.

Dal canto suo, von der Leyen sembra intenzionata ad andare avanti per sbloccare i negoziati in corso da quasi due decenni.

Un accordo sul Mercosur è stato raggiunto nel 2019, ma diversi Stati membri dell'Ue l'hanno bloccato a causa di preoccupazioni ambientali e agricole, in quanto l'Ue si sarebbe impegnata ad aprire i suoi mercati con tariffe più basse per le quote di beni come la carne bovina, lo zucchero e il pollame provenienti dal Sud America.

"I compromessi politici finali saranno discussi a partire da domani", ha dichiarato giovedì un portavoce della Commissione, confermando che anche il commissario al commercio Maroš Šefčovič sarà nella capitale uruguaiana Montevideo, dove i Paesi del Mercosur si riuniscono per due giorni.

Nell'ultimo tratto dei negoziati, gli europei hanno spinto per l'introduzione di standard ambientali nell'accordo e per un impegno dei Paesi del Mercosur contro la deforestazione.

Germania e Spagna puntano a concludere i negoziati

Sotto la pressione dei suoi agricoltori, Parigi si è opposta per molti mesi alla finalizzazione dell'accordo, mentre la Commissione, spinta da Germania e Spagna, si è posta l'obiettivo di concludere un accordo entro la fine dell'anno.

"La Commissione europea ha la competenza esclusiva di negoziare accordi commerciali", ha dichiarato giovedì il portavoce della Commissione, aggiungendo che: "Lo fa sulla base di un mandato ricevuto dagli Stati membri, compresa la Francia".

All'inizio della settimana l'eurodeputato socialista tedesco Bernd Lange, presidente della commissione commercio del Parlamento europeo, ha dichiarato che la "situazione emotiva in Francia" rappresenta "un problema" per coloro che cercano di portare a termine i negoziati.

Le turbolenze politiche francesi non influiranno sull'opposizione nazionale all'accordo, che rimane schiacciante. Circa 484 dei 577 legislatori dell'Assemblea nazionale hanno votato il 26 novembre a favore di una dichiarazione del governo che condannava l'accordo proposto come "inaccettabile". Entrambi i partiti di estrema destra e di estrema sinistra, che hanno guidato il voto di sfiducia che ha causato la caduta del governo di Michel Barnier mercoledì, sono radicalmente contrari all'accordo.

"Qualunque cosa accada, ci opponiamo a qualsiasi nuovo accordo commerciale", ha dichiarato qualche giorno fa a Euronews un funzionario del ministero del Commercio di Parigi.

La Francia cerca appoggio, ma resta isolata

Se chiuso, l'accordo dovrà essere adottato dai 27 Stati membri dell'Unione Europea. Nelle ultime settimane, la Francia ha lavorato duramente per convincere i suoi partner a unirsi a lei in una minoranza di blocco per impedire l'adozione dell'accordo.

La Polonia ha già annunciato che si unirà alla coalizione. Anche Austria, Paesi Bassi e Irlanda sono corteggiati dalla Francia.

La posizione degli italiani rimane incerta, dato che il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha espresso mercoledì preoccupazione per la situazione degli agricoltori italiani, pur dichiarandosi favorevole all'accordo. Una minoranza di blocco richiederebbe quattro Stati membri che rappresentino almeno il 35 per cento della popolazione europea.

Di fronte all'opposizione francese, a settembre 11 Stati membri dell'Ue hanno inviato una lettera a Ursula von der Leyen esortando la Commissione a fare un passo avanti. I sostenitori dell'accordo hanno sottolineato l'urgenza della sua conclusione in un momento in cui altre potenze, come la Cina, "acquisiscono un'influenza ancora più forte sui mercati latinoamericani, sia dal punto di vista economico che politico".

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