Investing.com – L’euro è sceso contro lo yen questo lunedì, poiché pesa l’incertezza sulle nuove misure per fronteggiare la crisi del debito della zona euro, insieme ai report economici che pesano sulla domanda di moneta unica.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/JPY ha toccato 100,34, il minimo giornaliero; successivamente il cambio ha toccato 100,46, in calo dello 0,58%.
Supporto a 99,81, minimo del 20 giugno e resistenza a 101,62, massimo del 21 giugno.
L’euro ha subito un impennata contro il dollaro venerdì, dopo che i leader UE hanno convenuto di utilizzare i fondi per il salvataggio internazionale per supportare direttamente le banche, senza pesare ulteriormente sul debito nazionale, per acquistare debito allo scopo di arrestare la corsa dei rendimenti.
I leader hanno stabilito inoltre di formare un organismo di controllo bancario per l’area dell’euro.
Ma la moneta unica è andata sotto pressione nei timori sull’efficacia a lungo termine dell’accordo europeo per allentare la crisi del debito nella zona euro, e resta anche l’incertezza su come e quando i leader UE metteranno in pratica le nuove misure decise.
Stamane Finlandia e Olanda hanno confermato al loro opposizione all’utilizzo del fondo di salvataggio per l’acquisto di debito.
Intanto i dati ufficiali hanno mostrato che il tasso di disoccupazione nel blocco della moneta unica è salito ad un record dell’11,1% a maggio, contro l’11% di aprile.
Un secondo report ha mostrato che l’indice PMI manifatturiero della zona euro è salito a 45,1 a giungo, contro la lettura preliminare di 44,8, stabile alla lettura più bassa dal giugno 2009.
Lo yen è sceso contro il dollaro, con USD/JPY in salita dello 0,06%, a 79,74.
In Giappone, l’indice Tankan manifatturiero è migliorato inaspettatamente nel secondo trimestre, segnando meno 1 da una lettura di meno 4 nel trimestre precedente. Gli analisti avevano previsto che l’indice rimanesse invariato nel secondo trimestre.
L’indice Tankan non manifatturiero è salito nel secondo trimestre a 8 da una lettura di 4, contro le aspettative di un aumento a 6.
Nel corso della giornata, l’ISM rilascerà i dati sull’attività del settore manifatturiero.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/JPY ha toccato 100,34, il minimo giornaliero; successivamente il cambio ha toccato 100,46, in calo dello 0,58%.
Supporto a 99,81, minimo del 20 giugno e resistenza a 101,62, massimo del 21 giugno.
L’euro ha subito un impennata contro il dollaro venerdì, dopo che i leader UE hanno convenuto di utilizzare i fondi per il salvataggio internazionale per supportare direttamente le banche, senza pesare ulteriormente sul debito nazionale, per acquistare debito allo scopo di arrestare la corsa dei rendimenti.
I leader hanno stabilito inoltre di formare un organismo di controllo bancario per l’area dell’euro.
Ma la moneta unica è andata sotto pressione nei timori sull’efficacia a lungo termine dell’accordo europeo per allentare la crisi del debito nella zona euro, e resta anche l’incertezza su come e quando i leader UE metteranno in pratica le nuove misure decise.
Stamane Finlandia e Olanda hanno confermato al loro opposizione all’utilizzo del fondo di salvataggio per l’acquisto di debito.
Intanto i dati ufficiali hanno mostrato che il tasso di disoccupazione nel blocco della moneta unica è salito ad un record dell’11,1% a maggio, contro l’11% di aprile.
Un secondo report ha mostrato che l’indice PMI manifatturiero della zona euro è salito a 45,1 a giungo, contro la lettura preliminare di 44,8, stabile alla lettura più bassa dal giugno 2009.
Lo yen è sceso contro il dollaro, con USD/JPY in salita dello 0,06%, a 79,74.
In Giappone, l’indice Tankan manifatturiero è migliorato inaspettatamente nel secondo trimestre, segnando meno 1 da una lettura di meno 4 nel trimestre precedente. Gli analisti avevano previsto che l’indice rimanesse invariato nel secondo trimestre.
L’indice Tankan non manifatturiero è salito nel secondo trimestre a 8 da una lettura di 4, contro le aspettative di un aumento a 6.
Nel corso della giornata, l’ISM rilascerà i dati sull’attività del settore manifatturiero.