Di Alessandro Albano
Investing.com - Dopo la Fed, oggi è il turno della Banca centrale europea, anche se per i mercati è scontato che Lagarde & Co. aumentino i tassi di 50 punti base, dando seguito alle dichiarazioni rilasciate in queste ultime settimane dai diversi banchieri del consiglio direttivo.
Mercoledì, l'Eurostat ha mostrato un inflazione in rallentamento al +8,5%, mentre il dato core - che esclude cibo e ed energia - non mostra segni di decelerazione. I salari, inoltre, continuano a registrare una traiettoria al rialzo e le aspettative di crescita sono state riviste in positivo.
"Non c’è dubbio che il 2 febbraio la BCE porterà i tassi di deposito al 2,5%", scrive Kevin Thozet, membro dell’Investment Committee di Carmignac, aggiungendo che "a maggior ragione dal momento che un rialzo di 50 punti base è già stato ampiamente anticipato dalla sua forward guidance - sempre che sia attendibile, il che è spesso fonte di grande dibattito tra gli investitori".
La vera domanda, spiega l'esperto d'investimenti, "non è “se” ma “quanto” durerà questo periodo di rialzi di 50 punti base. Forse ci vorranno due meeting, com’è stato per il periodo di rialzi di 75 punti base? Si protrarrà oltre marzo? Passeremo a un periodo di rialzi di 25 punti base?"
Secondo Thozet, Lagarde proseguirà "con una politica monetaria aggressiva", considerando che l’economia europea ha sorpreso al rialzo dopo le sue ultime dichiarazioni del 2022 e che "le aspettative sul limite massimo dei tassi di interesse in questo ciclo di inasprimento si sono ridotte, così come quelle relative a sorprese al ribasso sui prezzi del gas".
Da Carmignac avvertono inoltre che l’attenzione dovrebbe spostarsi anche sui dettagli del programma di Quantitative Tightening, visto che la riduzione del bilancio "potrebbe infatti creare perplessità".
La BCE ha annunciato un ritmo di tightening pari a 15 miliardi di euro al mese, ma - sottolinea Thozet - "non ha ancora dichiarato come questo influirà sui diversi segmenti del mercato obbligazionario (la BCE ha acquistato titoli di Stato, obbligazioni corporate e obbligazioni covered) e sui diversi emittenti (un’ampia gamma di Paesi con scenari economici diversi)".
E' della stessa opinione Gero Jung, Chief Economist di Mirabaud AM, secondo il quale, se la decisione di aumentare i principali tassi di rifinanziamento e di deposito di 50 punti base ciascuno "è nelle aspettative di tutti", gli elementi importanti saranno i seguenti:
- In primo luogo, le informazioni sul programma di QT e sulla volontà di ridurre il bilancio saranno fondamentali. Sappiamo già che le disponibilità nel portafoglio APP diminuiranno di 15 miliardi al mese a partire da marzo e per tre mesi fino a giugno. I dettagli su come gestire le scadenze disomogenee tra i vari Paesi e l'impatto sul Capital Key, ovvero le quote che ciascuna banca centrale nazionale detiene dell’azionariato della BCE, saranno importanti.
- Il secondo elemento principale si concentrerà sulla forward guidance, con un gioco di equilibri tra l'affidarsi alla dipendenza dai dati, l'approccio "meeting by meeting" da un lato e il fornire indicazioni più chiare sul futuro dall'altro.
Ricordiamo che la Bce pubblicherà la decisione sui tassi alle 14:15 CET, mentre la conferenza stampa della presidente Lagarde, che potrete seguire in diretta sui nostri canali, si terrà subito dopo alle 14:45 CET.