Valutato 2 miliardi di dollari, Aramco è pronto a collocare il 5% sul listino saudita, ma non è stato ancora reso noto il nome della Borsa scelta per la quotazione sui listini internazionali. L’analisi di Davide Tabarelli di Nomisma Energia
I preparativi dell’Arabia Saudita per quotare la compagnia petrolifera Aramco – considerata la più grande azienda del mondo con un valore stimato di 2mila miliardi di dollari – sono in pieno svolgimento e la pubblicazione di un prospetto per l’Offerta pubblica iniziale (Ipo) del 5% della società dovrebbe avvenire prima della fine di ottobre. “L’annuncio della quotazione è molto, molto vicino” ha affermato lo stesso presidente della compagnia saudita, Yasser al Rumayyan. Secondo il Wall Street Journal il prospetto sarà pubblicato in arabo il 25 ottobre e in inglese due giorni dopo, mentre la giapponese Smbc Nikko Securities è stata scelta come bookrunner per l’Ipo.
NON È IL MOMENTO MIGLIORE PER IPO SI INZIERA’ DA BORSA TADAWUL, POI NEGLI USA E ASIA
Eppure proprio attorno alla quotazione di Aramco c’è un mistero fitto. A partire da quale pizza finanziaria verrà scelta per quella che si preannuncia comunque come la più grande operazione di tutti i tempi, se consideriamo che la società collocando il 5% del suo capitale raccoglierebbe 100 miliardi di dollari, quattro volte di più del gigante cinese dell’e-commerce Alibaba che cinque anni fa si era quotato raccogliendo 25 miliardi di dollari. “Il problema adesso è che i prezzi del petrolio sono deboli – ci spiega Davide Tarabelli, presidente di Nomisma Energia – l’operazione era nata nel 2014 quando il brent era sopra i 100 dollari, adesso è intorno ai 60 e c’è molta offerta. Non è certo il momento migliore, tuttavia la società è talmente solida che rappresenta un investimento molto attraente. Si comincerà immagino dal listino saudita Tadawul ma poi è naturale immaginare uno sbarco negli Usa – anche se vi sono delle cause pendenti post 11 settembre visto che su 19 attentatori 15 provenivano proprio dall’Arabia Saudita – ma anche nelle borse asiatiche”...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge