Di Mauro Speranza
Investing.com – La Banca centrale europea aumenta i propri finanziamenti a sostegno dell’economia, ancora invischiata nella crisi da coronavirus, rispettando le attese.
I mercati si attendevano novità per quanto riguarda il Programma di acquisto per l’emergenza pandemica (PEPP), le operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine (TLTRO III), mentre le attese per i tassi di interesse non prevedevano cambi.
Il Programma di acquisto per l’emergenza pandemica (PEPP)
Per quanto riguarda il PEPP, la BCE ha incrementato la dotazione economica da investire ”di 500 miliardi di euro, a un totale di 1.850 miliardi di euro”. Inoltre, è stato “esteso l’orizzonte degli acquisti netti nell’ambito del PEPP almeno sino alla fine di marzo 2022. In ogni caso, il Consiglio direttivo condurrà gli acquisti netti finché non riterrà conclusa la fase critica legata al coronavirus.
Aumentato anche “il periodo di tempo entro il quale reinvestire il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro del PEPP almeno sino alla fine del 2023. In ogni caso, la futura riduzione del portafoglio del PEPP sarà gestita in modo da evitare interferenze con l’adeguato orientamento di politica monetaria”, si legge nel comunicato ufficiale.
"Il mercato si aspettava che la BCE aumentasse l'importo del suo fondo di emergenza per la pandemia, noto come PEPP, di circa 500 miliardi di euro e che aumenti la sua validità di 6 o 12 mesi", spiegavano in Link Securities.
"Questo programma, grazie alla flessibilità con cui è stato lanciato, è stato molto importante per contenere i premi di rischio dei paesi periferici e con esso il resto delle obbligazioni dell'Eurozona; e questo è accaduto, nonostante gli ultimi dati pubblicati da questo programma mostrino che ogni volta si stia deviando dal capital key dei paesi membri”, sottolinea Germán García Mellado, responsabile del reddito fisso di A&G Private Banking. Secondo questo esperto, "questo programma è fondamentale anche per finanziare le politiche fiscali espansive degli Stati membri".
Operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine (TLTRO III)
Per quanto riguarda le condizioni applicate alla terza serie di operazioni mirate al rifinanziamento a più lungo termine (OMRLT-III), la BCE “ha deciso di estendere di 12 mesi, fino a giugno 2022, il periodo nel quale si applicheranno condizioni considerevolmente più favorevoli. Tre operazioni aggiuntive saranno altresì condotte fra giugno e dicembre 2021”.
Inoltre, è stato incrementato “l’ammontare totale che le controparti potranno ottenere in prestito nelle OMRLT-III dal 50% al 55% del rispettivo stock di prestiti idonei. Al fine di incentivare le banche a sostenere l’attuale livello di credito bancario, le condizioni ricalibrate delle OMRLT-III saranno offerte soltanto alle banche che raggiungono un nuovo obiettivo in termini di volume dei prestiti erogati”.
Infine, “il Consiglio direttivo ha deciso di estendere fino a giugno 2022 la durata dell’insieme di misure di allentamento dei criteri di idoneità applicabili alle garanzie da esso adottate il 7 e il 22 aprile 2020. L’estensione delle misure continuerà ad assicurare che le banche possano avvalersi appieno delle operazioni di erogazione di liquidità dell’Eurosistema, in particolare le OMRLT ricalibrate. Il Consiglio direttivo riesaminerà tali misure prima di giugno 2022, assicurando che la partecipazione delle controparti dell’Eurosistema alle OMRLT-III non subisca un effetto negativo”.
I tassi di interesse
Per quanto riguarda la politica sui tassi, tutto resta fermo. In particolare, “il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali e i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale e quello sui depositi a vista rimarranno invariati rispettivamente allo 0,00%, allo 0,25% e al -0,50%”, conferma il comunicato dell’istituto centrale.
Sul tasso di inflazione, il Consiglio direttivo conferma “che i tassi di interesse di riferimento della BCE rimangano ai livelli attuali o a livelli più bassi fino a quando non avrà visto le prospettive di inflazione convergere in modo robusto verso un livello sufficientemente vicino, ma inferiore, al 2% nel suo orizzonte di proiezione, e tale convergenza si è costantemente riflessa nelle dinamiche dell'inflazione sottostante”.
La conferenza stampa di Lagarde
Ora la parola passa alla Presidente Christine Lagarde per la consueta conferenza stampa post meeting prevista per le 14:30, ora italiana.
Sarà possibile seguire la DIRETTA VIDEO su Investing.com.