Non basta il rimbalzo dell’economia giapponese a rassicurare gli investitori già preoccupati dalla recrudescenza della pandemia. Gli indici asiatici chiudono in negativo
Parte in territorio negativo la giornata di Piazza Affari con un calo di quasi un punto percentuale (0,7%) sul quale si allineano anche Londra, Parigi, Francoforte e Madrid. Tokyo conclude le contrattazioni con -1,62% nonostante i dati positivi dal fronte macroeconomico. Hong Kong viaggia su una perdita di mezzo punto, mentre Shanghai ha chiuso poco sopra la parità. Alle preoccupazioni legate alla variante Delta si aggiungono gli ultimi eventi in Afganistan: la presa di Kabul da parte dei talebani, l’evacuazione delle ambasciate dei paesi della Nato, e il caos negli snodi commerciali si riflettono anche sui mercati delle materie prime. Tra le commodities, il Wti e il Brent scendono di circa il 2%. Il cross euro/dollaro mantiene l’1,17.
LA CINA RALLENTA
Poco rincuoranti i dati macroeconomici che riguardano Pechino. Dopo l’aumento di giugno (8,3%), nel mese di luglio la produzione industriale ha mancato le previsioni di mercato crescendo del 6,4% contro l’atteso 7,8% a causa della diffusione delle variante Delta, soprattutto nelle aree rurali, che ha rallentato il settore manifatturiero. In calo di qualche punto anche le vendite al dettaglio che, sebbene abbiano registrato un rialzo dell’8,5%, hanno subito un calo rispetto al mese di giugno (12,1%) e rispetto alle attese degli analisti (11,5%). In linea con quanto detto, il tasso di disoccupazione cinese si attesta al 5,1%. A giugno era del 5%...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge