Le principali piazze europee viaggiano in netto ribasso dopo indicatori che segnalano forza dell’economia in Germania, con gli ordini all’industria, e dagli USA, con i posti creati nel settore privato e l’attività dei servizi
Vendite diffuse sui listini azionari europei dopo dati macro robusti dalla Germania, dove gli ordini all’industria sono balzati oltre le attese a maggio, e dagli USA, dove i nuovi posti creati nel settore privato hanno doppiato le previsioni portandosi ai massimi da febbraio 2022, mentre l’indice PMI dei servizi a giugno è salito inaspettatamente a 53,9 mettendo a segno la crescita più elevata da quattro mesi. Il tutto rafforza l’attesa per il mantenimento di una politica restrittiva da parte delle banche centrali, dopo i verbali della Fed che puntano nella stessa direzione. Gli investitori ora guardano al numero cruciale sui nuovi posti di lavoro creati dall’economia USA a giugno, in uscita domani mezz’ora prima dell’apertura di Wall Street.
A Milano l’indice Ftse Mib accusa perdite intorno al 2,5%, in linea con Parigi che fa anche un po’ peggio e Francoforte, e si porta in area 27.500 punti, con forti cali per Amplifon (BIT:AMPF) e Stmicroelectronics (EPA:STMPA), insieme a MPS (BIT:BMPS) e Recordati (BIT:RECI). Molto bene invece Fineco dopo i dati sulla raccolta e si muove in positivo anche Saipem (BIT:SPMI).
L’euro continua a passare di mano contro dollaro sotto quota 1,09, mentre i rendimenti dei principali titoli di Stato si muovono in rialzo, con quello del che si avvicina al 4,4% mentre quello del Bund tedesco viaggia oltre il 2,6%. Nel mercato delle commodity il prezzo del petrolio si muove invece in calo con il WTI che scambia a 70,5 dollari e il Brent a 75,5 dollari. In calo l’oro appiattito sui 1.900 dollari l’oncia.
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge