Nicolas Forest (Candriam) spiega perché nei Paesi periferici la view resta positiva con particolare attenzione all’Italia che, oltre a rendimenti più generosi, potrebbe sorprendere nei prossimi mesi per la crescita
Da inizio anno i mercati azionari hanno proseguito nel registrare rendimenti positivi superiori ai titoli di Stato. Nell’ambito dei governativi del G10, gli Stati Uniti evidenziano un rialzo del +0,86% mentre quelli dei Paesi periferici hanno registrato i risultati più deboli (-0,87%). All’interno della zona euro, i titoli di stato italiani mostrano una sottoperformance rispetto a Spagna e Portogallo, nell’orizzonte di 1-3 mesi, e un extra rendimento nell’arco dei 6-12 mesi, restando tra i migliori nell’ambito dei Paesi periferici.
L’EVOLUZIONE DELLA POLITICA MONETARIA
Guardando ai prossimi mesi, Nicolas Forest, Global Head of Fixed Income and Member of the Executive Committee di Candriam, tiene sotto osservazione l’evoluzione della politica monetaria, che ritiene il fattore più importante nel 2021. “Il ciclo sembra essere giunto a un punto di svolta e nei prossimi 18 mesi è plausibile un progressivo tapering dei programmi di acquisti promossi dalle banche centrali con conseguenti impatti sui mercati nel momento in cui sarà annunciata la progressiva riduzione degli acquisti di titoli sul mercato”, riferisce il manager. Secondo Forest, l’avviso di tapering potrebbe scattare già nel secondo semestre dell’anno, con l’inizio delle manovre di ritiro nel 2022 seguite infine da un nuovo ciclo di inasprimento...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge