Di Ambar Warrick
Investing.com - La People’s Bank of China ha mantenuto fermi ai minimi storici i tassi di riferimento questo giovedì, mentre Pechino si muove per sostenere la crescita economica dopo il ritiro della maggior parte delle misure anti-COVID all’inizio di quest’anno.
La People’s Bank of China (PBOC) ha mantenuto il suo tasso di prestito primario (LPR) a un anno al 3,65%, mentre il tasso LPR a cinque anni, utilizzato per determinare i tassi ipotecari, è stato mantenuto al 4,30%. Entrambi i tassi di prestito hanno raggiunto il livello più basso degli ultimi due decenni.
La mossa era attesa dagli analisti e segna l’ottavo mese consecutivo in cui la PBOC ha mantenuto i tassi ai minimi storici. L’LPR viene deciso dalla banca centrale sulla base delle considerazioni di 18 banche commerciali designate e viene a sua volta utilizzato come parametro di riferimento dalle banche private per l’offerta di prestiti.
I dati pubblicati all’inizio di questa settimana hanno mostrato che l’economia cinese è cresciuta più del previsto nel primo trimestre del 2023, grazie all’aumento dell’attività creditizia e dei consumi. Ciò è stato determinato in larga misura da condizioni monetarie ancora accomodanti e da una serie di misure di liquidità adottate dalla PBOC.
All’inizio della settimana, la PBOC aveva mantenuto invariati i tassi sulle linee di credito a medio termine, segnalando che la crescita economica rientrava ampiamente nelle aspettative del governo.
La crescita dell’inflazione più debole del previsto in Cina ha dato alla PBOC pochi stimoli per modificare la propria politica, e questo la colloca tra le poche banche centrali mondiali che hanno inasprito la politica monetaria nell’ultimo anno.
Ma la banca centrale ha anche fornito una stima del PIL decisamente conservativa per il 2023, pari al 5%, in quanto diversi settori dell’economia cinese stanno ancora faticando per riprendersi da tre anni di blocco a causa del COVID.
Il settore manifatturiero cinese, in particolare, ha faticato a rimanere in territorio di espansione nonostante l’allentamento delle restrizioni anti-COVID, e sta affrontando una flessione della domanda estera per le esportazioni.
Lo yuan cinese è sceso dello 0,1% dopo la decisione della PBOC di giovedì, minacciato dalla prospettiva di un aumento dei tassi d’interesse statunitensi che, insieme a una posizione cauta della PBOC, ne riduce notevolmente l’appeal.