Di Alessandro Albano
Investing.com - Il rincaro del gas e gli interventi dei vari governi a sostegno delle società energetiche potrebbero innescare una crisi senza precedenti nel settore energetico europeo simile a quanto accaduto nel 2008 con Lehman Brothers.
A dare questa cupa previsione per l'industria europea sono stati il ministro delle finanze finlandese Mika Lintila e il ministro dell’Economia tedesco Robert Habeck, dopo che entrambi i Paesi hanno erogato decine di miliardi di euro di aiuti alle imprese energetiche dei rispettivi Paesi.
Sempre più stati europei stanno infatti correndo ai ripari offendo finanziamenti tramite garanzie o linee di credito per evitare il default dei player energetici che costretti ad acquistare il gas e altri beni energetici a prezzi ormai insostenibili.
I casi delle tedesca Uniper (ETR:UN01), della britannica Centrica (LON:CNA), o della svizzera Axpo sono solo gli ultimi esempi di come i gruppi energetici devono fare affidamento alla liquidirà dello Stato per evitare lo stop di attività centrali per la vita di tutti i giorni.
Per questo, la Repubblica Ceca sottoporrà ai ministri dell’Energia europei nel meeting straordinario del 9 settembre venerdì la proposta di mettere in campo una maxi linea di credito a livello europeo per gli operatori che devono far fronte alle richieste dei margini da parte dei creditori, le cosiddette “margin call“.
Un pericolo, quello dei richiami sui margini, che secondo la norvegese Equinor (LON:0M2Z), ammonta a 1,5 trilioni di dollari nell'energy trade europeo, e che richiedrà "un forte supporto di liquidità", come dichiarato in un'intervista da Helge Haugane, vicepresidente senior di Equinor per il gas e l'energia.
Il problema, secondo Haugane, riguarda "il trading dei derivati, mentre il mercato fisico per ora funziona", ha detto, aggiungendo che "la stima della società energetica di 1,5 trilioni di dollari per sostenere il cosiddetto paper-trading è "conservativa".
"Le aziende stanno avendo un'emorragia di denaro a causa delle richieste di margini e dei requisiti di garanzia", ha dichiarato Kristian Ruby, segretario generale del gruppo industriale Eurelectric. "Questo fa sorgere la domanda: E se le cose dovessero peggiorare?. I governi devono essere pronti a gestire una situazione del genere e a sostenere le aziende con crediti diretti, altrimenti c'è il rischio che una cada e trascini le altre", ha aggiunto Ruby.
Secondo Bloomberg, la Commissione europea sta esaminando nuovi strumenti per aiutare la liquidità, tra cui un possibile intervento della Banca Centrale Europea tramite nuove linee di credito, nuovi margini di garanzia o sospensioni temporanee dei mercati dei derivati.