Investing.com - Ecco gli eventi principali da seguire sui mercati finanziari questo martedì 15 febbraio:
1. Stava "scherzando"
Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha spaventato i mercati, e non solo, dopo aver pubblicato un post su Facebook (NASDAQ:FB) nel quale ha scritto di “essere stato informato che mercoledì 16 sarà il giorno dell’attacco russo nel Paese". Risultato? S&P 500 in calo fino al -1,2% e greggio oltre i $95 per barile.
Il portavoce ha frettolosamente fatto capire che il post è stato scritto con toni "sarcasitici" e che le parole del premier erano "ironiche", precisando che l'Ucraina rimane "scettica" circa la possibilità di un'invasione.
Il tempismo è stato, tuttavia, uno dei peggiori. Poche ore prime Lavrov ha affermato che la Russia proseguirà la via diplomatica con i Paesi Nato, mentre CBS ha riportato che Mosca ha fatto appostare le truppe per un imminente un attacco. Gli occhi sono puntanti all'incontro di oggi tra il cancelliere tedesco Scholz e il presidente russo Putin.
2. Eurogruppo
Il vertice dell'Eruogruppo inizierà alle 11:00 CET con tema principale la crisi Ucraina e le sanzioni economico-finanziarie contro la Russia, mentre 17 e 18 febbraio si terrà il G-20 dei ministri delle finanze e dei governatori delle banche centrali.
3. C'è bisogno di una stretta
Il presidente della Fed di St.Louis James Bullard ha affermato lunedì che la banca centrale Usa deve andare avanti nel percorso di inasprimento monetario per aumentare la credibilità della Fed nel contrastare l'inflazione.
Il governatore ha riaffermato la necessità di vedere un aumento di 100 punti base "entro luglio", con diminuzione del bilancio a partire dalla seconda metà dell'anno. Parole riecheggiate dal collega di Richmond Thomas Barkin, secondo cui la Fed "deve tornare alle politiche pre-Covid".
Questa settimana attenzione agli altri interventi dei membri del board. Giovedì verrà riascoltata la presidente della Fed di Cleveland Loretta Mester, mentre la vice presidente della Fed Lael Brainard terrà un discorso venerdì insieme a John Williams di New York e diCharles Evans della Fed di Chicago.
4. Borse
Due velocità sui principali indici asiatici: il Nikkei scende dello 0,8%. l'Hang Seng perde l'1,1% mentre lo Shanghai Composite guadagna lo 0,5% dopo l'intervento della banca centrale cinese.
Per quanto riguarda Wall Street, spiccano le chiusure di S&P 500 (-0,3%), Nasdaq (+0,03%) e Dow Jones (-0,4%).
Mercati positivi Europa, con Mib, DAX e CAC al +0,2%.
5. Agenda macro
Tra i principali riferimenti macroeconomici spiccano il tasso di disoccupazione nel Regno Unito, il CPI in Spagna, l'indice ZEW di fiducia degli investitori in Germania e nell'Eurozona, oltre al PIL, la bilancia commerciale e l'evoluzione dell'occupazione nell'Eurozona.
Negli Stati Uniti conosceremo il PPI, l'indice Redbook delle vendite al dettaglio e le riserve di greggio API settimanali.