Di Noreen Burke
Investing.com - Il principale indicatore economico sotto i riflettori questa settimana sarà il dato sull’aumento del numero di casi di coronavirus negli USA, mentre il Fondo Monetario Internazionale dovrebbe tagliare le previsioni sulla crescita globale. Sarà una settimana tranquilla sul fronte dei dati economici, con aggiornamenti sul settore immobiliare, gli ordinativi di beni durevoli e, ovviamente, le richieste settimanali di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti. Nella zona euro e nel Regno Unito, gli indici PMI dovrebbero restare in territorio di contrazione. Intanto, il FTSE Russell aggiornerà gli indici azionari venerdì, un evento annuale che solitamente genera uno dei maggiori volumi di trading dell’anno. Ecco tutto quello che c’è da sapere per cominciare la settimana.
1. I contagi da coronavirus aumentano in molti stati
L’aumento dei tassi di contagio da coronavirus in numerosi stati USA, soprattutto nel sud e ad occidente, sembra destinato ad aumentare le preoccupazioni dei mercati per un ritorno dei casi di COVID-19.
Il Presidente USA Donald Trump sabato ha dichiarato di aver chiesto ai funzionari di rallentare i test, definendoli “un’arma a doppio taglio” che ha portato alla scoperta di più casi.
Gli esperti spiegano che l’aumento dei test diagnostici rappresenta solo parte, ma non tutta, della crescita dei casi. Più di 119.600 americani sono morti per il virus ad oggi, secondo i dati di Reuters.
Venerdì, i funzionari della Federal Reserve hanno avvertito che un mancato contenimento potrebbe portare alla necessità di serrate più prolungate ed hanno aggiunto che il recente trend positivo sull’aumento dei posti di lavoro potrebbe presto invertire la rotta.
2. Il FMI dirà che le prospettive economiche globali sono persino peggiori di prima
Nelle previsioni economiche globali aggiornate di mercoledì, il FMI dovrebbe annunciare che la recessione globale 2020 sarà persino peggiore di quanto stimato nelle previsioni di aprile.
All’epoca il FMI aveva detto che l’economia globale avrebbe sofferto la peggiore crisi finanziaria dalla Grande Depressione degli anni Trenta, con una contrazione del 3%. Ora il fondo dovrebbe annunciare che il calo potrebbe essere persino maggiore.
“Per la prima volta dalla Grande Depressione, sia le economie dei mercati avanzati che quelle dei mercati emergenti saranno in recessione nel 2020. Il prossimo aggiornamento sulle previsioni economiche mondiali di giugno probabilmente mostrerà tassi di crescita negativi persino peggiori di quanto stimato in precedenza”, ha scritto in un post su un blog martedì scorso Gita Gopinath, capo economista del FMI.
Gopinath ha aggiunto che l’attuale crisi è “diversa da qualunque cosa il mondo abbia mai visto”.
3. Riflettori su dati USA su settore immobiliare, beni durevoli e richieste di disoccupazione
Sarà una settimana tranquilla sul calendario economico statunitense, con gli investitori che si concentreranno sulle vendite di case nuove ed esistenti relative al mese di maggio, insieme agli ordinativi di beni durevoli che dovrebbero vedere una ripresa, pur restando al di sotto dei livelli pre-virus.
L’attesissimo report di giovedì sulle richieste iniziali di sussidio di disoccupazione sarà l’evento principale, in quanto fornirà i dati più aggiornati sullo stato di salute dell’economia.
Il report di giovedì scorso ha rivelato che, sebbene il numero di richieste iniziali sia sceso, il tasso di calo è rallentato, alimentando l’idea che l’economia si ritroverà ad affrontare una lunga e difficile ripresa dalla recessione dovuta al COVID-19.
Gli Stati Uniti pubblicheranno inoltre la terza stima sul PIL del primo trimestre giovedì, che avrà perlopiù interesse storico.
4. Dati su indici PMI zona euro e Regno Unito
Nella zona euro, il report sulla fiducia dei consumatori lunedì offrirà una panoramica di quanto velocemente il sentimento si stia riprendendo man mano che le economie riaprono. I dati di martedì sull’indice PMI di giugno saranno seguiti da vicino. I dati sull’indice PMI di maggio, sebbene migliori di aprile, hanno mostrato che il settore manifatturiero e quello dei servizi restano ancora in territorio di contrazione.
Anche il Regno Unito pubblicherà i dati sull’indice PMI questa settimana e, nonostante si preveda una considerevole ripresa sia nel settore manifatturiero che in quello dei servizi, entrambe le letture dovrebbero restare ben al di sotto del livello chiave di 50 che separa la crescita dalla contrazione.
5. Aggiornamento FTSE Russell
Il FTSE Russell riaggiornerà i suoi indici azionari venerdì. L’aggiornamento annuo diventa solitamente definitivo il quarto venerdì di giugno, dopo la chiusura dei mercati.
La conseguente impennata dei volumi di trading raggiunge il picco poco prima della chiusura dei mercati. La borsa di New York e il Nasdaq, per via della portata dell’impennata, rafforzano le regole sugli scambi in chiusura ed i piani di emergenza nell’eventualità di condizioni di mercato inusuali.
I titoli azionari vengono aggiunti o eliminati dalla famiglia di indici del Russell, compresi gli indici Russell 1000 a grande capitalizzazione e Russell 2000 a bassa capitalizzazione, spingendo i gestori dei fondi a modificare i portafogli in modo da rispecchiare i nuovi pesi e le nuove componenti.
Gli analisti di Bank of America prospettano grossi cambiamenti quest’anno, con una maggiore inclinazione verso i titoli tech a mega capitalizzazione. Questo aggiornamento potrebbe includere nomi del calibro di Zoom Video Communications Inc (NASDAQ:ZM), Slack (NYSE:WORK) e Crowdstrike (NASDAQ:CRWD), il cui prezzo è aumentato per via del passaggio al lavoro da remoto.
--Articolo realizzato con il contributo di Reuters