Tim (BIT:TLIT) Love, Investment Director responsabile delle strategie azionarie dei Paesi Emergenti, indica i catalizzatori che possono far partire un ciclo positivo simile a quello eccezionale del 2004/2008
L’azionario dei Mercati Emergenti è ancora sottopesato, sottovalutato e poco apprezzato più che negli ultimi dieci anni. Manca un catalizzatore “risk-on” per liberare il potenziale di rendimento e far apprezzare agli investitori il limitato potenziale di ribasso di un’asset class che offre un profilo di rischio e rendimento invidiabile. Mentre i mercati internazionali oscillano tra uno scenario molto positivo e la prospettiva di tassi alti più a lungo, i flussi locali sono in forte aumento in India, Cina e Taiwan, ma con il rischio concreto di non trovarsi pronti quando finalmente ci sarà la svolta per le azioni emergenti.
IL RISCHIO DI RIMANERE ESCLUSI
Lo sottolinea l’Outlook 2024 di GAM sull’Azionario dei Mercati Emergenti, titolato appunto “Il rischio di restare esclusi”, a cura di Tim Love, Investment Director responsabile delle strategie azionarie dei Paesi Emergenti, secondo cui ci sono diversi possibili catalizzatori, tra cui il dollaro e il rendimento dei Treasury al picco, che favorirebbero molto le azioni emergenti, in particolare value. Secondo Love questi mercati si trovano in una situazione rara, presentando punti di ingresso estremamente interessanti, oltre che fattori secolari favorevoli, con ampi dividendi demografici e un Pil pro capite in aumento soprattutto in India...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge