🤑 Non sarà mai più conveniente di così! Blocca subito lo sconto del 60% per il Black Friday prima che sparisca...APPROFITTA DELLO SCONTO

Gazprom: crollo (prevedibile) delle esportazioni, ma i nuovi mercati sono Cina e India

Pubblicato 02.01.2023, 16:35
Aggiornato 02.01.2023, 17:05
© Reuters.  Gazprom: crollo (prevedibile) delle esportazioni, ma i nuovi mercati sono Cina e India
NG
-

Crollo (prevedibile) delle esportazioni di gas di Gazprom: esclusi i Paesi che fanno parte della Comunità degli Stati Indipendenti (CSI), l'export del colosso energetico russo è diminuito del 45,5% nel 2022, scendendo a 100,9 miliardi di metri cubi, contro i 185 miliardi del 2021. L'estrazione di gas è, di fatto, diminuita del 20%.

Lo ha annunciato lo stesso Aleksej Miller, l'Amministratore Delegato di Gazprom, fedelissimo di Vladimir Putin, con un messaggio su Telegram.

Secondo Miller, la stragrande maggioranza delle perdite è - ovviamente - dovuta ai Paesi europei (Unione europea e Svizzera) che hanno rifiutato di fare affari con la Russia dopo l'invasione dell'Ucraina, subendo - peraltro - l'imposizione da parte dell'Ue di un "Price Cap" (60 dollari al barile) sul gas russo trasportato via mare. Al quale, Putin ha risposto con il divieto di vendita di gas - in vigore dal prossimo 1° febbraio - ai Paesi che applicano il "Price Cap".

Nonostante ciò, Gazprom esprime ottimismo per un futuro aumento della domanda di gas soprattutto in Asia, in primis in Cina e India, Paesi che hanno beneficiato del calo dei prezzi del gas, aumentando le importazioni dalla Russia. Secondo Bloomberg, la quota della Cina nel futuro aumento della domanda globale di gas sarà del 40%.

All'inizio di dicembre, la Russia ha avviato l'estrazione di un nuovo giacimento di gas nella Siberia meridionale, vicino al lago Bajkal. il giacimento di Kovykta è il più grande finora scoperto nella regione siberiana. Si ritiene che la maggior parte del gas proveniente da lì sia destinato alla Cina.

Prezzo del gas e "minaccia energetica" in calo

Questo lunedì 2 gennaio, il prezzo all'ingrosso del gas naturale in Europa è sceso al livello più basso da quando è iniziata la guerra in Ucraina: sulla piattaforma di mercato della Borsa di Amsterdam è stato quotato poco più di 74 euro, cinque volte meno di agosto (quando raggiunge la cifra di 342 euro/MWh).

Perché i prezzi stanno scendendo? In primo luogo, perché l'estate scorsa l'Europa ha riempito fino all'orlo le proprie riserve, poi perché l'autunno è stato molto mite e, infine, perché le famiglie e le imprese hanno volontariamente ridotto i propri consumi: quest'inverno, finora, gli europei hanno bruciato molto meno gas nelle loro caldaie.

Le scorte rimangono, quindi, molto buone per il resto dell'anno, e c'è, perciò, meno necessità di acquistare gas.

È evidente che, con queste condizioni, la "minaccia energetica" di Putin perde buona parte della sua efficacia.

Situazione europea: stazioni e rigassificatori

Per quanto riguarda l'Europa, molti Paesi, nella speranza di ridurre la loro dipendenza dalla Russia, hanno affittato stazioni galleggianti di rigassificazione (un rigassificatore è stato inaugurato a metà dicembre in Germania, a Wilhelmshavenm, in Bassa Sassonia) per ricevere gas liquefatto trasportato via mare.

A parte la Finlandia - che ha appena presentato la propria stazione "indipendente" per il Gas Naturale Liquido, al confine con l'Estonia - l'Europa non dispone di molti terminali GNL "fissi", in quanto non ve n'era bisogno, durante i periodi di importazione di massa di tubi economici dalla Russia. Altri tempi.

Ultimi commenti

Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.