Investing.com - Dopo i commenti contrastanti dei diversi banchieri della Banca central europea, Goldman Sachs (NYSE:GS) prevede ora altri tre rialzi dei tassi della banca prima di una pausa dalle politiche restrittive.
Se da una parte il membro del Consiglio direttivo della BCE Schnabel ha ribadito che i tassi di policy devono muoversi "ulteriormente in territorio di contrazione" ostacolando un rialzo di 25 pb nel meeting di maggio, il capo economista Lane e il membro del board Panetta sono sembrati "più cauti" sulla necessità di rallentare il ritmo di rialzo a 25 pb a maggio.
Il governatore francese Villeroy de Galhau, invece, ha assunto un tono "più moderato", approvando implicitamente un tasso terminale del 3,50% (con l'opzione di un ulteriore rialzo) ma suggerendo "di preferire un rallentamento del ritmo di rialzo a 25 pb in maggio".
"Sebbene un quarto rialzo di 50 pb a maggio rimanga una possibilità concreta, riteniamo più probabile che il Consiglio direttivo rallenti a 25 pb", scrivono gli analisti di GS in un nota, che ora stimano "un altro 0,25% a giugno con tasso di deposito finale al 3,5%".
Per la Fed, invece, la banca d'affari prevede un intervallo dei fed funds nel range del 5,25-5,5%.
Tornando alla Bce, da Goldman spiegano che "sebbene un quarto rialzo di 50 pb a maggio rimanga una possibilità concreta, riteniamo ancora che sia più probabile che il Consiglio rallenti a 25 pb, data l'inflazione complessiva in calo, l'orientamento restrittivo della politica e il passato inasprimento della politica in corso".