Bruxelles ha presentato una road map in tre punti per salvare il turismo nei paesi della zona da questa estate.
La Commissione ha deciso di puntare soprattutto a recuperare la fiducia dei turisti. Il comparto pesa per oltre il 10% del pil europeo.
A livello comunitario sono almeno 27 i milioni di posti di lavoro fra fissi e stagionali che sono a rischio per la crisi del comparto. Basti pensare che la IATA, che raggruppa le compagnie aeree, ha dichiarato che un pieno ritorno alla normalità non si potrà prevedere prima del 2023. In questi primi mesi di confinamento la contrazione del settore è stata di oltre il 50% con punte del 70% per i tour operator e di oltre l'80% per linee aeree e grandi navi.
La IATA ha dichiarato che un pieno ritorno alla normalità del traffico aereo non si potrà prevedere prima del 2023
Nel primo quarto dell'anno ci sono state perdite per oltre 30 miliardi che ascenderanno a 46 miliardi di euro nel secondo quarto.
Paesi come Francia e Spagna, rispettivamente prima e seconda destinazione preferita dai turisti di mezzo mondo, sperano di recuperare quote di mercato per limitare un annus horribilis anche e soprattutto con la domanda interna.
Fra le misure più dure quella di lasciare libero il posto centrale sugli aerei per mantenere un minimo di distanza fra i passeggeri. Una decisione che provocherà una voragine nei conti delle compagnie.
Circa i prezzi la dottrina è divisa. C'è chi afferma che aumentereanno, soprattutti i viaggi aerei, e chi crede che le compagnie cercheranno di calmierare i prezzi per non invertire la tendenza che ha reso i viaggi in aereo cosi' popolari.