Il vicegovernatore della Reserve Bank of Australia (RBA), Brad Jones, ha recentemente messo in guardia i leader del settore dalle potenziali minacce poste dall'intelligenza artificiale (AI), dai cambiamenti climatici, dagli attacchi informatici e dalle rapide esecuzioni bancarie nell'era digitale. Intervenendo a un evento dell'Associazione australiana dell'industria finanziaria, ha sottolineato l'importanza della resilienza del settore per affrontare queste sfide emergenti.
Jones ha evidenziato il ruolo dei social media nell'amplificare i rischi di bancarotta a causa della rapida diffusione di informazioni e disinformazioni. Ha citato il crollo della Silicon Valley Bank come esempio di come le tecnologie digitali possano aggravare questi rischi. Il vicegovernatore ha inoltre espresso preoccupazione per la volatilità strutturalmente più elevata dei tassi di interesse, che potrebbe causare stress alle banche e ai mutuatari.
Su scala globale, Jones ha identificato le tensioni geopolitiche come fattori destabilizzanti per il sistema finanziario australiano. Ha avvertito che le sanzioni potrebbero avere un impatto sui sistemi di pagamento e sulle infrastrutture dei mercati finanziari, portando al congelamento o al sequestro di attività transfrontaliere.
In termini di rischi ambientali, Jones ha sottolineato che il cambiamento climatico potrebbe innescare condizioni meteorologiche estreme e temperature medie più elevate. Ciò potrebbe comportare una riduzione del valore degli asset e l'interruzione dei flussi di reddito in alcuni settori dell'economia. Inoltre, ha sollevato la possibilità che queste minacce possano portare a rotte di navigazione globali proibitive o non assicurabili.
Questi avvertimenti giungono in un momento in cui i tassi di inflazione sono in aumento, ponendo ulteriori sfide alla stabilità finanziaria dell'Australia. Jones ha sottolineato che i leader del settore hanno un ruolo cruciale da svolgere nella gestione di queste minacce in un decennio caratterizzato da nuovi rischi.
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