Investing.com – La Presidente della BCE Christine Lagarde ha dichiarato giovedì che la Banca Centrale Europea dovrà prolungare il suo ciclo di aumenti dei tassi di interesse per contribuire a contenere un’inflazione che rimane "persistetemente elevata".
In un discorso tenuto in Germania, Lagarde ha affermato che la banca deve continuare a portare i costi di finanziamento a “livelli sufficientemente restrittivi”, ribadendo una precedente dichiarazione secondo la quale “l’inflazione è troppo alta ed è destinata a rimanere tale per troppo tempo”.
Pur ammettendo che l’impennata dei tassi sta portando a un inasprimento delle condizioni di prestito delle banche, ha aggiunto che non è ancora certo “quanto più forte sarà la trasmissione della politica della BCE”. Per questo motivo, la Lagarde ha sostenuto che la campagna di rialzi senza precedenti della BCE deve proseguire fino a quando i responsabili politici non saranno sicuri che l’inflazione sia sulla buona strada per tornare all’obiettivo di medio termine del 2%.
Alcuni osservatori hanno previsto che la BCE potrebbe aumentare il suo tasso di deposito fino al 3,75% entro luglio, eguagliando il massimo storico raggiunto nel 2001.
I commenti arrivano dopo che i dati preliminari hanno mostrato che l’indice dei prezzi al consumo della zona euro è cresciuto meno del previsto su base annua a maggio. Anche il dato core, che esclude voci volatili come alimentari ed energetici e che è tenuto sotto stretta osservazione dalla BCE, è cresciuto a un ritmo più lento di quanto previsto da molti economisti.
In occasione dell’ultima riunione, quando i tassi sono stati aumentati di un quarto di punto percentuale, la BCE ha previsto che l’inflazione media annua nominale non sarebbe scesa al 2% fino alla seconda metà del 2025. Tuttavia, Christine Lagarde ha sottolineato che la banca non può ancora dirsi “soddisfatta” di questa previsione.
Secondo Richard Flax, Chief Investment Officer di Moneyfarm, il rallentamento del dato principale è stato in gran parte determinato dal calo dei costi dell'energia, ed "è improbabile che questo impedisca alla Banca Centrale Europea di procedere con ulteriori aumenti dei tassi".
"La natura persistente dell'inflazione core potrebbe portare la BCE a protrarre il ciclo di rialzi, già di per sé senza precedenti, con un ulteriore aumento di 25 punti base tra due settimane, nonostante i segnali di rallentamento della crescita e il potenziale aumento delle pressioni sul sistema finanziario", ha scritto l'esperto in una nota.
Flax ha evidenziato inoltre come l'inasprimento della politica monetaria stia "mettendo alla prova la resistenza delle famiglie e delle imprese dei 20 Stati membri, tant’è che mercoledì la BCE ha riconosciuto che questo inasprimento può far emergere una certa vulnerabilità nel sistema finanziario".