Di Noreen Burke
Investing.com – Il report di venerdì sull’occupazione ed i verbali del vertice della Federal Reserve di giugno saranno gli eventi più importanti di questa settimana corta mentre i timori sulla possibilità di una recessione aumentano. I mercati azionari USA si avviano verso un terzo trimestre incerto, dopo aver chiuso il semestre peggiore dal 1970 con la Fed che ha inasprito la politica monetaria per combattere l’inflazione peggiore degli ultimi decenni. La banca centrale Australiana sembra pronta ad alzare i tassi di mezzo punto giovedì, mentre l’inflazione continua a salire. Ecco gli eventi da seguire questa settimana.
- Report sull’occupazione USA
I recenti dati economici hanno alimentato i segnali di raffreddamento dell’economia dopo l’inasprimento aggressivo della politica da parte della Fed, dunque gli investitori seguiranno con attenzione il report di venerdì sull’occupazione non agricola per capire l’andamento del mercato del lavoro.
Gli economisti si aspettano la creazione di 270.000 posti di lavoro a giugno, dai 390.000 nel mese precedente, ma resta comunque una lettura forte. Il tasso di disoccupazione è previsto stabile al 3,6%, indicando una domanda forte nonostante il raffreddamento dell’economia. Per la retribuzione oraria media è previsto un aumento del 5% su base annua.
Una lettura più debole del previsto potrebbe esacerbare i timori di una recessione e alimentare la convinzione che siano necessari aumenti meno aggressivi dalla Fed dopo l’aumento dei 75 punti base.
- Verbali della Fed
Si prevede che la Fed continui con un aumento di ulteriori 75 punti base al vertice di luglio, ma per settembre non c’è ancora una previsione chiara.
I verbali del vertice di politica della banca centrale saranno rilasciati mercoledì e daranno agli investitori delle indicazioni sulle opinioni dei policymaker riguardo al futuro andamento dei tassi di interesse e le prospettive di una recessione.
Giovedì sarà la Banca Centrale Europea a rilasciare i verbali durante il vertice di giovedì, in cui ha annunciato i piani per il primo aumento dei tassi dal 2011 a luglio, che sarà seguito probabilmente da un aumento ancora maggiore a settembre, con l’inflazione della zona euro al massimo storico.
- Dati economici USA
Gli USA pubblicheranno mercoledì i dati JOLTs relativi al mese di maggio; si prevede un calo delle posizioni aperte a 11 milioni da 11,4 milioni di aprile, vale a dire due posizioni aperte per ogni disoccupato.
La mancanza di lavoratori ha visto le aziende competere con l’aumento degli stipendi, nella spirale inflazionistica.
Gli USA pubblicheranno inoltre i dati ISM PMI sul settore dei servizi per i mese di giugno, dopo l’ ISM PMI sul settore manifatturiero che ha indicato un rallentamento, oltre ai dati sugli ordinativi alle fabbriche, le richieste iniziali di sussidio disoccupazione e sul credito ai consumatori.
Si attendono diversi interventi dalla Fed, tra cui il Presidente della Fed di New York John Williams, che parlerà mercoledì e venerdì, il Governatore della Fed Governor Christopher Waller ed il Presidente della Fed di St. Louis Fed James Bullard.
- Parte il terzo trimestre
I tre principali indici azionari di Wall Street hanno chiuso venerdì in netto rialzo, recuperando le perdite iniziali del primo giorno di contrattazioni del terzo trimestre, dopo la chiusura del peggior primo semestre del mercato azionario degli ultimi decenni. Tuttavia, tutti e tre gli indici hanno registrato forti perdite nella settimana.
Gli operatori di mercato si preparano ora a diversi eventi potenzialmente cruciali nel mese di luglio, che potrebbero determinare la direzione che i mercati prenderanno nei prossimi mesi.
Gli investitori si concentreranno sul rapporto sull’occupazione di venerdì, in vista dei dati sull’inflazione statunitense della settimana successiva, che influenzeranno le decisioni della Fed nel vertice del 26-27 luglio.
Gli utili del secondo trimestre inizieranno ad arrivare la settimana dell’11 luglio e mostreranno se le società riusciranno a rispettare le stime nonostante l’aumento dell’inflazione e le preoccupazioni per la crescita.
- Aumento dei tassi dalla RBA
Gli operatori dei mercati si aspettano che la Reserve Bank of Australia decida un aumento dei tassi di interesse di mezzo punto martedì, nel tentativo di ridurre l’inflazione che è al massimo di due decenni; si tratterebbe della prima volta in assoluto in cui la banca aumenta i tassi per due vertici consecutivi.
Le revisioni sono state riviste al rialzo da quando il Governatore Philip Lowe ha dichiarato di aspettarsi un aumento di mezzo punto percentuale questo mese, contro i 25 punti base inizialmente previsti.
Il dollaro australiano sta contribuendo ad un’inflazione più elevata, insieme ad un aumento dei costi del lavoo. La guerra della Russia in Ucraina e i lockdown in Cina, il maggiore partner commerciale dell’Australia, hanno esacerbato le pressioni inflazionarie.
- Articolo realizzato con il contributo di Reuters