Investing.com - Gli Stati Uniti pubblicheranno i dati sull’inflazione, che saranno tenuti sotto stretta osservazione dagli investitori per valutare il futuro percorso dei tassi d’interesse della Federal Reserve, mentre l’inizio della stagione dello shopping natalizio e gli utili del commercio al dettaglio mostreranno la tenuta della spesa dei consumatori di fronte all’aumento dei prezzi. Ecco gli eventi da seguire questa settimana.
1. Dati sull’inflazione
Mercoledì gli Stati Uniti pubblicheranno l’indice PCE dei prezzi delle spese personali, l’indicatore preferito dalla Federal Reserve per valutare l’inflazione sottostante.
Gli economisti si aspettano che l’indice PCE sia aumentato del 2,3% su base annua nel mese di ottobre.
Mentre gli Stati Uniti dovrebbero pubblicare i dati di novembre sui prezzi al consumo e alla produzione prima della prossima riunione della Fed del 17-18 dicembre, questo sarà l’ultimo rapporto PCE prima di allora.
I recenti dati ostinati sull’inflazione hanno visto la Fed assumere un atteggiamento cauto nei confronti di ulteriori tagli dei tassi di interesse.
Le aspettative del mercato, che si chiede se la Fed effettuerà un altro taglio di 25 punti base a dicembre o una pausa, sono divise dall’incertezza sul potenziale di ripresa dell’inflazione con l’amministrazione Trump in arrivo.
- Black Friday
La prossima settimana gli investitori potranno avere nuove informazioni sullo stato di salute dei consumatori statunitensi e del settore della vendita al dettaglio, in quanto il Black Friday segna l’inizio della stagione dello shopping natalizio, che probabilmente indicherà come gli acquirenti stanno affrontando l’aumento dei prezzi.
La scorsa settimana i risultati dei guadagni di due grandi distributori hanno fornito due prospettive molto diverse. Martedì Walmart (NYSE:WMT) ha alzato per la terza volta consecutiva le previsioni sulle vendite e sugli utili annuali, mentre mercoledì le azioni di Target hanno subito un brusco calo dopo aver previsto vendite e utili comparabili per il trimestre festivo inferiori alle stime.
Nei prossimi giorni è prevista una nuova serie di utili nel settore della vendita al dettaglio, con Best Buy (NYSE:BBY), Macy’s (NYSE:M), Nordstrom (NYSE:JWN) e Urban Outfitters (NASDAQ:URBN).
- Trump trade
Il “Trump trade” sembra destinato a rimanere un fattore chiave dell’attività di mercato per il momento.
Gli investitori che hanno scommesso su “compra cripto e dollaro, vendi asset esteri o verde” sono ancora in profitto, nonostante un leggero rallentamento dello slancio. Il Bitcoin si avvicina a 100.000 dollari, in rialzo di circa il 50% dall’inizio di ottobre, quando i mercati favorivano una vittoria di Trump alle elezioni. L’indice del dollaro è salito del 3,6%.
L’energia pulita, un obiettivo di Trump, ha registrato la performance peggiore, con l’ETF di iShares sull’energia pulita in calo di quasi il 14%. Il peso messicano ha perso oltre il 4%, mentre le azioni europee sono scese del 3% circa.
Tuttavia, la resistenza alle operazioni guidate da Trump potrebbe aumentare quando le preoccupazioni per le valutazioni dei titoli aumenteranno o i rischi geopolitici metteranno in discussione il rally degli asset di rischio.
4. Prezzi del petrolio
I prezzi del petrolio sono saliti di circa l’1% venerdì, raggiungendo il livello più alto delle ultime due settimane, grazie all’escalation della guerra in Ucraina che ha aumentato il premio per il rischio geopolitico.
Entrambi i benchmark del greggio hanno chiuso la settimana con guadagni di circa il 6%, mentre Mosca ha intensificato l’offensiva dopo che la Gran Bretagna e gli Stati Uniti hanno permesso a Kiev di colpire più a fondo la Russia con i loro missili.
Nel frattempo, la Cina, il più grande importatore di petrolio al mondo, ha annunciato misure politiche per stimolare il commercio, tra cui il sostegno alle importazioni di prodotti energetici, tra le preoccupazioni per le minacce dell’amministrazione Trump di imporre tariffe.
5. Inflazione nell’Eurozona
Venerdì l’Eurozona pubblicherà i dati sull’inflazione, che saranno tenuti sotto stretta osservazione, mentre i mercati cercano di valutare il percorso della politica monetaria della Banca Centrale Europea.
L’inflazione è rimbalzata al 2% ad ottobre dopo essere scesa al di sotto dell’obiettivo del 2% fissato dalla BCE il mese precedente.
I dati di venerdì hanno mostrato che l’attività delle imprese nel blocco si è fortemente deteriorata questo mese, con una contrazione del settore dei servizi e un ulteriore sprofondamento del settore manifatturiero nella recessione.
La BCE ha tagliato i tassi tre volte quest’anno e i mercati si aspettano un’altra riduzione dei tassi di 25 punti base a dicembre, tra le preoccupazioni per le prospettive economiche della regione.
Nel frattempo, l’agenzia di rating Standard and Poor’s rivedrà il rating della Francia dopo che Fitch e Moody hanno recentemente abbassato le loro prospettive a negative.