Gli investitori digeriscono i rialzi dei tassi arrivati da Bank of England, Norvegia e Svizzera che hanno alimentato nuovi timori sulla crescita mentre la moneta unica si spinge ai massimi da sei settimane
I principali indici azionari europei si avviano verso la chiusura in calo moderato da ma sopra i massimi dopo che Bank of England e Norges Bank hanno sorpreso i mercati con aumenti dei tassi superiori alle attese entrambe di 50 punti base, mentre anche la Banca Nazionale Svizzera ha alzato il costo del denaro indicando possibili nuovi aumenti in arrivo. Gli investitori stanno digerendo la notizia che ha alimentato timori sulla crescita economica nella regione che continua a fronteggiare inflazione persistente.
A livello settoriale hanno sofferto maggiormente i titoli dell’auto e I bancari. Sul mercato valutario spunto dell’euro che si è portato ai massimi di sei settimane contro dollaro andando a toccare l’area di 1,10 contro dollaro. Sul mercato delle commodity il prezzo del petrolio si muove di nuovo in netto calo con il WTI che tiene i 70 dollari al barile mentre il Brent viaggia sotto i 75 dollari. Sul mercato obbligazionario i rendimenti dei principali titoli di Stato sono in lieve rialzo con il BTP appena sopra il 4,1% e il Bund tedesco poco sotto il 2,5%.
A Milano, l’indice FTSE Mib viaggia sopra i 27,400 punti anche qui sopra i minimi mettendo a segno la quarta seduta con il segno meno con gli investitori concentrati sui rialzi dei tassi e sulle prospettive di economie e inflazione. A livello di singoli titoli si segnala la debolezza di Saipem (BIT:SPMI), Moncler (BIT:MONC) e Telecom Italia (BIT:TLIT) mentre sul versante opposto da rilevare i rialzi di Iveco Group e A2A (BIT:A2). Poco mossi i principali titoli bancari e finanziari.
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge