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Le cinque cose da seguire sui mercati questa settimana

Pubblicato 06.08.2023, 13:02
Aggiornato 06.08.2023, 12:19
© Reuters

Investing.com - Tutti gli occhi saranno puntati sugli Stati Uniti questa prossima settimana, in attesa dei dati sull’inflazione. I dati sul PIL del Regno Unito mostreranno la tenuta dell’economia di fronte ai continui rialzi dei tassi. I dati della Cina potrebbero evidenziare i rischi di deflazione nella seconda economia mondiale. Ecco gli eventi da seguire questa settimana.

  1. Dati sull’inflazione negli Stati Uniti

Giovedì gli Stati Uniti pubblicheranno i dati di luglio sull’inflazione che mostreranno se le pressioni sui prezzi stanno diminuendo e se i mercati hanno ragione nel ritenere che la Fed sia vicina a terminare il suo ciclo aggressivo di rialzo dei tassi di interesse.

Un dato più basso renderebbe più probabile che i responsabili politici della Fed rinuncino ad aumentare i tassi di interesse nella prossima riunione di settembre, dopo il rialzo di un quarto di punto percentuale del mese scorso.

Venerdì gli Stati Uniti pubblicheranno i dati sull’inflazione alla produzione di luglio, e per i prezzi alla produzione core si prevede un aumento del del 2,3% su base annua.

Nel corso della prossima settimana gli investitori avranno modo di ascoltare diversi funzionari della Fed, tra cui il Presidente della Fed di Philadelphia Patrick Harker, il Presidente della Fed di Atlanta Raphael Bostic e la Governatrice della Fed Michelle Bowman.

  1. Pausa nel rally del mercato azionario

Wall Street ha chiuso venerdì in ampio ribasso e i cali percentuali settimanali di S&P e Nasdaq sono stati i maggiori da marzo, per via delle prese di profitto dopo cinque mesi di guadagni.

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L’andamento a breve termine delle azioni potrebbe dipendere dai dati sull’inflazione di giovedì, che potrebbero mostrare una moderazione dei prezzi al consumo. Gli investitori osservano con attenzione anche il percorso dei rendimenti dei Treasury, che negli ultimi giorni hanno scosso i mercati salendo ai massimi di un anno dopo il declassamento del rating del credito statunitense da parte di Fitch.

L’aumento dei rendimenti dei Treasury, considerati tra gli investimenti più sicuri al mondo perché garantiti dal governo statunitense, può frenare la domanda di azioni.

I dati sull’occupazione di venerdì hanno mostrato che, mentre la crescita dei posti di lavoro è continuata a un ritmo moderato a luglio, la crescita dei salari è rimasta più veloce del previsto, alimentando le preoccupazioni che la Fed possa mantenere i tassi più alti più a lungo.

  1. PIL britannico

Venerdì il Regno Unito pubblicherà i dati sul PIL del secondo trimestre e si prevede un leggero aumento di poco, indicando che l’economia complessiva rimane pressoché stagnante. A maggio la contrazione è stata inferiore alle attese, dopo essersi quasi arrestata nei due mesi precedenti.

Giovedì scorso la Banca d’Inghilterra ha alzato il livello dei tassi del Regno Unito a un massimo di 15 anni del 5,25%, il 14° aumento consecutivo, e ha avvertito che i costi di finanziamento rimarranno probabilmente alti per qualche tempo.

L’inflazione britannica ha toccato un massimo di 41 anni all’11,1% lo scorso ottobre ed è sceso più lentamente che altrove, attestandosi al 7,9% a giugno, il valore più alto di qualsiasi altra grande economia.

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Il vicegovernatore Ben Broadbent ha dichiarato che mantenere tassi relativamente alti per un periodo prolungato è fondamentale per ridurre l’inflazione, anche se la BoE vede l’economia crescere solo in minima parte nei prossimi anni.

  1. Inflazione in Cina

Martedì la Cina pubblicherà i dati sull’andamento del commercio, seguiti mercoledì dai dati di luglio sull’inflazione, che dovrebbero mostrare un calo dei prezzi al consumo, nei timori per le prospettive della seconda economia mondiale.

L’economia cinese ha registrato una forte ripresa nel primo trimestre, dopo che alla fine dello scorso anno sono stati improvvisamente rimossi i rigidi limiti imposti dall’era della pandemia, ma negli ultimi mesi la ripresa ha vacillato a causa dell’indebolimento della domanda interna ed estera.

Nelle ultime settimane le autorità hanno varato una serie di misure politiche per sostenere la ripresa, anche se i dettagli sono stati scarsi, e gli investitori si aspettano di più.

  1. Dati della zona euro

Nella zona euro, lunedì la Germania pubblicherà i dati sul sito sulla produzione industriale. Si prevede che il report indichi un calo a causa del rallentamento della domanda globale, in particolare da parte della Cina.

L’economia tedesca ha ristagnato nel secondo trimestre del 2023, mancando le previsioni di una crescita modesta, in quanto la debolezza del potere d’acquisto, l’aumento dei tassi d’interesse e il basso numero di ordini di fabbrica hanno pesato sulla maggiore economia della zona euro.

Articolo realizzato con il contributo di Reuters

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