Investing.com - I dati sull’inflazione statunitense determineranno le aspettative sul percorso dei tassi di interesse della Federal Reserve e metteranno alla prova il rally record del mercato azionario, la Banca Centrale Europea si riunisce e ilBitcoin potrebbe essere pronto a diventare mainstream dopo aver superato la barriera dei 100.000 dollari? Ecco gli eventi da seguire questa settimana.
- INDICE DEI PREZZI AL CONSUMO NEGLI USA
Mercoledì gli Stati Uniti pubblicheranno i dati di novembre sull’inflazione dei prezzi al consumo, che daranno ai funzionari della Federal Reserve un’ultima occhiata alle pressioni sui prezzi in vista dell’ultimo vertice di politica dell’anno.
La Fed ha tagliato i tassi di interesse di 75 punti base da settembre e attualmente i mercati si aspettano un altro taglio di 25 punti base al vertice del 17-18 dicembre
Le aspettative di un nuovo taglio dei tassi da parte della Fed sono state rafforzate dal rapporto sui posti di lavoro di venerdì, più forte del previsto, ma qualsiasi indicazione di uno stallo dei progressi nel riportare l’inflazione all’obiettivo del 2% della Fed potrebbe indurre i mercati a rivedere le aspettative.
Le preoccupazioni per una potenziale ripresa dell’inflazione sono tornate alla ribalta anche a causa dei piani del presidente eletto Donald Trump di aumentare i dazi sulle importazioni. Si prevede che i dazi avranno un effetto inflazionistico.
- Test del mercato azionario
Gli indici S&P 500 e Nasdaq Composite sono saliti ai massimi storici di chiusura venerdì, grazie alle aspettative di ulteriori tagli dei tassi della Fed in un periodo di crescita economica forte, che hanno continuato a sostenere il sentiment degli investitori.
Questo scenario ha storicamente prodotto forti guadagni azionari ed è stato sostenuto dai dati sull’occupazione di venerdì.
Il report sull’inflazione di mercoledì metterà alla prova la forza del rally dei titoli statunitensi verso la fine dell’anno. Se i dati dovessero risultare più positivi del previsto, la Fed potrebbe ridimensionare le aspettative sul futuro percorso di riduzione dei tassi.
Gli analisti si aspettano già un ritmo più graduale di tagli dei tassi l’anno prossimo, mentre i politici valutano le politiche fiscali di Trump dopo il suo insediamento il 20 gennaio.
- Taglio dei tassi della BCE
Giovedì la BCE terrà l’ultima riunione politica dell’anno e gli economisti si aspettano in larga misura un altro taglio dei tassi di 25 punti percentuali, che sarebbe il quarto taglio di quest’anno.
L’inflazione della zona euro ha registrato un aumento a novembre, ma sembra ancora dirigersi verso l’obiettivo del 2% fissato dalla BCE.
La BCE pubblicherà anche un aggiornamento delle previsioni di crescita e inflazione, che probabilmente saranno riviste al ribasso per il prossimo anno.
Dall’ultima riunione della BCE di ottobre i rischi di dazi per l’Europa sono aumentati dopo la vittoria elettorale di Trump; Francia e Germania sono alle prese con turbolenze politiche; l’attività delle imprese ha subito un forte rallentamento e l’euro si è indebolito.
La presidente della BCE Christine Lagarde ha dichiarato che una guerra commerciale sarebbe “negativa per tutti”, non solo per i Paesi colpiti dai dazi statunitensi.
- Bitcoin record
Il Bitcoin, la più grande valuta digitale del mondo, ha superato per la prima volta la soglia dei 100.000 dollari giovedì dopo che Trump ha annunciato la nomina del veterano della crittografia Paul Atkins a capo della Securities and Exchange Commission.
Trump ha anche annunciato l’intenzione di nominare l’ex dirigente di PayPal ed evangelista della criptovaluta David Sacks “White House A.I. & Crypto Czar”, sollevando dubbi su chi esattamente guiderà la politica.
Sebbene entrambi abbiano esortato le autorità di regolamentazione ad adottare un approccio più indulgente, nessuno dei due sembra aver preso posizione sulla questione se i token crittografici debbano essere considerati titoli, materie prime o servizi di pubblica utilità - una questione chiave che darà forma al quadro normativo del settore.
Sebbene si parli già di 200.000 dollari per il 2025, la storia del Bitcoin è costellata di rally record e di rovesci altrettanto sorprendenti.
- Prezzi del petrolio
I prezzi del petrolio sono scesi di oltre l’1% venerdì, consolidando le perdite settimanali tra le aspettative di un’eccedenza dell’offerta l’anno prossimo a causa della debolezza della domanda, nonostante la decisione dell’OPEC+ di ritardare gli aumenti di produzione e di estendere i tagli alla produzione fino alla fine del 2026.
Il greggio Brent ha perso oltre il 2,5% per la settimana, mentre il WTI è sceso dell’1,2%.
Giovedì l’OPEC+ ha deciso di ritardare di tre mesi l’inizio degli aumenti di produzione previsti, fino all’aprile 2024, e di estendere i tagli di produzione esistenti fino alla fine del 2026. Ma i commercianti di energia hanno detto che la mossa non è riuscita a compensare le preoccupazioni per la debolezza della domanda, in particolare in Cina, il secondo più grande consumatore di petrolio al mondo.
I prezzi del petrolio hanno oscillato nelle ultime settimane, con le tensioni geopolitiche in Medio Oriente parzialmente compensate dalle preoccupazioni per la crescita economica globale e la lenta ripresa della Cina.