Mark Holman, CEO di TwentyFour AM del Gruppo Vontobel, accoglie con favore un movimento disciplinato al rialzo perché segnala la ripresa globale e consente un ritorno più elevato in assenza di rischio
Una settimana di pressioni al rialzo per i rendimenti dei Treasury statunitensi, che ha coinciso con le attese di un’uscita dalla pandemia grazie al vaccino e di una ripresa economica globale. Il tasso di riferimento a 10 anni ha toccato il livello più alto dal 20 marzo. Secondo Mark Holman, CEO di TwentyFour AM del Gruppo Vontobel, il graduale backup dei rendimenti dall’inizio della pandemia ha dato ai Treasury USA un po’ più di potenza per proteggere i portafogli obbligazionari, anche se non ritiene che il rialzo sia abbastanza alto da permettere ai titoli del debito americano di comportarsi come una volta. Ma per gli investitori che hanno cercato protezione quando i lockdown erano diventati effettivi in tutta Europa e le elezioni americane erano al culmine dell’incertezza, i Treasury statunitensi di più lunga data hanno fatto il loro lavoro, anche se in piccola parte.
MOVIMENTO RAPIDO SU ATTESE DI VACCINO
Questo però, avverte il CEO di TwentyFour AM, a condizione che gli stessi investitori abbiano preso beneficio abbastanza rapidamente, dato che subito dopo i prezzi dei T-bond hanno puntato al ribasso e i rendimenti si sono rialzati nuovamente quando la fine della pandemia si è manifestata all’orizzonte con l’annuncio del nuovo vaccino Pfizer (NYSE:PFE). Bund, Gilt e altri mercati dei tassi hanno seguito un sentiero simile ai Treasury, ma con meno movimenti di prezzo, poiché le loro curve di rendimento rimangono più ancorate...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge