Nel mese di aprile, le azioni statunitensi hanno avuto la loro migliore performance mensile dal 1987, ma questo rally sembra aver toccato una resistenza negli ultimi giorni del mese. Avvicinandosi alla “fase 2” è meglio optare per un portafoglio difensivo, in attesa di sfruttare nuove opportunità
I dati economici di aprile sono deboli e al di sotto delle già basse aspettative, ma non sembrano aver suscitato una grande reazione negli investitori dato il movimento dei mercati nel corso del mese. Particolarmente preoccupanti sono i dati provenienti dal mercato del lavoro, ed in particolare sulla disoccupazione statunitense. L’economia americana ha già perso 30,3 milioni di posti di lavoro nell’arco di sei settimane, quasi il 20% della forza lavoro totale. “Crediamo di essere sul punto di entrare nella “fase 2” della crisi causata dal Covid-19, nella quale il vero impatto economico, e il rischio di solvibilità in primis, diventa più evidente”, è l’ultimo parere sui mercati degli esperti di Morgan Stanley (NYSE:MS) Investment Management Andrew Harmstone e Christian Goldsmith, gestori del team Global Balanced Risk Control.
PERCHÉ SARÀ UNA RIPRESA LENTA
Per Harmstone e Goldsmith, il Covid-19 ha accelerato alcuni cambiamenti strutturali dell’economia dove l’automazione sta inesorabilmente sostituendo i lavori a bassa qualificazione. I settori del turismo, del tempo libero e dell’ospitalità difficilmente torneranno ai livelli del 2019 nel breve termine. Ci sono poi da aggiungere altre fonti di stress, come le entrate governative statali e locali negli Stati Uniti, in difficoltà a causa della riduzione delle imposte sulle vendite. Tra i motivi che rallenteranno la ripresa, per Morgan Stanley IM, c’è anche l’elevato indebitamento delle società non finanziarie, che può potenzialmente amplificare l’impatto negativo sui ricavi...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge