Morgan Stanley ha modificato le sue previsioni sulla politica monetaria della Banca d'Inghilterra (BoE), citando i recenti dati sull'inflazione che hanno superato le aspettative.
La società ha indicato che l'inflazione complessiva del Regno Unito ha raggiunto il punto più basso dal luglio 2021, mentre l'inflazione di fondo è finalmente scesa al 3%. Nonostante questi indicatori dovish, il dato sull'inflazione di aprile, fondamentale per le decisioni politiche a breve termine della BoE, è stato più alto del previsto.
L'analisi ha evidenziato che l'aumento dell'inflazione core dei beni si è allineato alle proiezioni di Morgan Stanley, suggerendo un dettaglio più morbido dietro i numeri.
Tuttavia, l'inflazione dei servizi ha presentato uno scenario diverso, con aumenti su larga scala, soprattutto nei settori sensibili al National Living Wage (NLW), come i servizi ricreativi e culturali, la ristorazione e gli alberghi.
Il rapporto di Morgan Stanley ha anche rivisto il processo disinflazionistico previsto dalla maggioranza del Comitato di politica monetaria (MPC) all'inizio dell'anno. Si è chiesta se l'elevata crescita dei salari, che secondo i sondaggi si stabilizzerà intorno al 4% l'anno prossimo, rimanga ancora una preoccupazione secondaria, visto l'inatteso aumento dei settori sensibili al NLW.
L'azienda ha sottolineato che, se da un lato i dati sull'inflazione sono importanti, dall'altro è tipico delle imprese britanniche adeguare i prezzi ad aprile. Se questo dato segna la fine degli aggiustamenti significativi del livello dei prezzi, la recente rivalutazione dei tassi di interesse britannici da parte del mercato potrebbe essere stata eccessiva.
Morgan Stanley prevede che l'inflazione dei servizi si adeguerà a circa il 5,4% su base annua a maggio, con un potenziale ulteriore aumento dovuto agli effetti del NLW.
A seguito degli ultimi dati, Morgan Stanley ha ritirato la sua previsione di un taglio dei tassi da parte della BoE a giugno. L'azienda ritiene che agosto sia la prima data possibile per una riduzione dei tassi, anche se ammette che la sua convinzione non è forte.
Questa posizione è influenzata dall'imminente cambiamento nella composizione del MPC e dalla necessità di maggiori prove sull'andamento dell'inflazione dei servizi.
Guardando oltre l'immediato termine, Morgan Stanley non ha apportato modifiche significative alle sue prospettive strutturali sulla base di un solo rapporto sull'inflazione.
La società mantiene la previsione di un taglio totale dei tassi di interesse di 75 punti base da parte della BoE quest'anno, con riduzioni probabili a settembre e novembre.
Le prospettive di inflazione a medio termine sono state leggermente corrette, con previsioni di inflazione complessiva per il 2024 e il 2025 aumentate di 10 punti base, rispettivamente al 2,5% e all'1,9%.
Questo articolo è stato generato e tradotto con il supporto dell'intelligenza artificiale e revisionato da un redattore. Per ulteriori informazioni, consultare i nostri T&C.