Di Laura Sanchez
Investing.com - È l’appuntamento macro che caratterizzerà i mercati fino al meeting del 14 dicembre. Alle 14:30 ora italiana conosceremo i dati del report sull’occupazione negli Stati Uniti per il mese di novembre, uno dei più importanti per la Federal Reserve (Fed) statunitense (insieme all’indice Indice PCE dei prezzi principali per valutare lo stato di salute dell’economia statunitense.
Si prevede un aumento di 200.000 posti di lavoro non agricoli nel mese di ottobre, e che il tasso di disoccupazione rimanga stabile al 3,7%.
Questi dati saranno seguiti da vicino dalla Fed, soprattutto dopo le parole di questa settimana di Jerome Powell, il presidente della Fed, che ha segnalato una possibile riduzione del ritmo dei rialzi dei tassi di interesse a partire dalla riunione del 14 dicembre.
“Se le previsioni saranno rispettate, sarà una buona notizia. I dati rimarrebbero a livelli ancora solidi, ma la perdita di inerzia rafforzerebbe un atteggiamento più prudente da parte della Fed”, nota Bankinter (BME:BKT).
“Gli investitori sperano che il report sui posti di lavoro USA di novembre indichi che gli aumenti dei tassi di interesse stanno avendo l’effetto desiderato sull’economia, senza segnalare una possibile recessione”, spiega Sergio Avila, analista di mercato presso IG.
“I dati sull’occupazione determineranno il trend con cui i mercati azionari chiuderanno la settimana. Un risultato migliore delle aspettative degli analisti potrebbe innescare un sell-off sui mercati obbligazionari e azionari, in quanto confermerebbe che il mercato del lavoro USA rimane molto teso, un fattore inflazionistico che potrebbe indurre la Fed ad agire con più forza sulla politica monetaria rispetto a quanto previsto da molti investitori”, afferma Link Securities.
“Al contrario, un risultato peggiore delle previsioni degli analisti, a nostro avviso, metterebbe le ali all’attuale rally, di cui stanno beneficiando sia le obbligazioni che le azioni”, aggiungono gli analisti.
“In linea con altri indicatori dello stesso mese (ADP, JOLTS), il report sull’occupazione potrebbe mostrare un certo allentamento del mercato del lavoro, sostenendo la moderazione dell’entità dei prossimi rialzi dei tassi della Fed”, sottolinea Renta 4 (BME:RTA4).
“Nel suo discorso di questa settimana, Powell ha indicato il mercato del lavoro come il più importante motore dell’inflazione da qui in poi”, afferma George Curtis, gestore di TwentyFour AM (Boutique di Vontobel (SIX:VONN)).
“Ci sono 4 milioni di posti di lavoro vacanti in eccesso rispetto al numero di disoccupati in cerca di lavoro, ma questo numero ha iniziato a ridursi di recente, dato che i posti disponibili non occupati sono diminuiti di 1,5 milioni dal picco di marzo”, aggiunge.
“Il report sull’occupazione non agricola (NFP) sarà seguito con attenzione dalla Fed (e dal mercato); la stima di 200.000 è ancora alta, ma sta rallentando rispetto alla media di 290.000 degli ultimi tre mesi (che era a sua volta relativa alla media di 450.000 dei primi sette mesi dell’anno)”, conclude Curtis.