Di Noreen Burke
Investing.com - La pubblicazione del report sull’occupazione USA di febbraio, prevista per venerdì, farà luce sulla forza del mercato del lavoro, con gli che investitori osserveranno la testimonianza del presidente della Federal Reserve Jerome Powell al Congresso, alla ricerca di nuovi spunti sul futuro percorso dei tassi di interesse. I mercati azionari sono destinati a rimanere volatili: le banche centrali di Giappone, Canada e Australia terranno le riunioni di politica monetaria e i dati del Regno Unito mostreranno la tenuta dell’economia in difficoltà all’inizio dell’anno. Ecco cosa c’è da sapere per iniziare la settimana:
- Buste paga non agricole (Nfp)
Il report sull’occupazione di febbraio di venerdì sarà l’ultimo prima della riunione della Fed del 21-22 marzo e assume un’importanza particolare dopo che il dato di gennaio ha spinto gli investitori a rivedere le aspettative sul futuro percorso dei tassi di interesse.
Le aspettative sono per la creazione di 200.000 nuovi posti di lavoro il mese scorso, moderandosi rispetto all’incredibile crescita dei posti di lavoro di gennaio, pari a 517.000, mentre il tasso di disoccupazione dovrebbe rimanere fermo al minimo di oltre cinquant’anni del 3.4%.
Un altro report più forte del previsto potrebbe alimentare i timori di un’azione della Fed più falsi, una forte domanda nel mercato del lavoro rafforza la crescita dei salari, che contribuisce ad aumentare l’inflazione, mantenendo la pressione sulla Fed per spingere i tassi più in alto.
Attualmente gli investitori si aspettano un altro rialzo di 25 punti base da parte della Fed questo mese, ma i prezzi di mercato suggeriscono una probabilità leggermente più alta di un aumento più consistente rispetto al passato.
- Powell al Congresso
Questa settimana Powell si presenterà al Congresso per presentare il rapporto semestrale di politica monetaria della banca centrale. Il presidente Powell testimonierà martedì davanti al Senato e mercoledì davanti alla Camera dei Rappresentanti.
Le sue dichiarazioni saranno seguite con particolare attenzione per capire se un aumento dei tassi più consistente è in programma questo mese, dopo i recenti dati che indicano un’inflazione ancora persistente. Powell ha affermato che il rapporto sui posti di lavoro di gennaio ha mostrato perché la battaglia contro l’inflazione “richiederà un bel po’ di tempo”.
La Fed ha rallentato il ritmo dei rialzi dei tassi a 25 punti base nell’ultima riunione del 1° febbraio, dopo l’aumento di 50 punti base di dicembre, arrivato sulla scia di quattro aumenti consecutivi di 75 punti base.
- Volatilità del mercato azionario
Wall Street si è risollevata venerdì al termine di una settimana volatile, con l’S&P 500 che ha interrotto una striscia di perdite di tre settimane e il Dow Jones Industrial Average che ha registrato il primo progresso settimanale dalla fine di gennaio.
Dopo il forte rimbalzo di gennaio, a febbraio le obbligazioni e le azioni hanno subito una flessione a causa del timore degli investitori che la Fed spinga i tassi di interesse più in alto del previsto e li mantenga elevati più a lungo per contrastare l’inflazione.
Potrebbe quindi verificarsi una maggiore volatilità del mercato in vista della riunione della Fed di marzo.
Nel frattempo, la stagione degli utili del quarto trimestre è in dirittura d’arrivo: tutte le società dell’S&P 500, tranne sette, hanno presentato i loro bilanci. Secondo i dati di Refinitiv, il 68% dei risultati trimestrali hanno battuto le stime.
- Decisioni delle banche centrali
Questa settimana si terranno le riunioni di politica monetaria delle banche centrali di Giappone, Australia e Canada.
Venerdì il governatore della Banca del Giappone Haruhiko Kuroda presiederà il suo ultimo vertice dopo un decennio al timone. Non sono previsti cambiamenti prima che il suo successore Kazuo Ueda prenda le redini l’8 aprile.
Il Reserve Bank of Australia si riunirà e martedì e mentre i funzionari avevano accennato alla prospettiva di un ulteriore inasprimento durante la riunione del mese scorso, gli investitori si aspettano ora che i tassi rimangano fermi dopo i recenti dati che mostrano che l’economia è cresciuta al ritmo più debole in un anno nel quarto trimestre e i dati di gennaio che indicano che l’inflazione potrebbe aver raggiunto il picco.
Si prevede che anche la Banca del Canada manterrà i tassi fermi nel vertice di mercoledì, il primo da quando i responsabili politici hanno annunciato una pausa a gennaio per dare all’economia il tempo di adeguarsi all’aumento dei costi di finanziamento.
- PIL britannico
Venerdì il Regno Unito pubblicherà i dati sul PIL, che mostreranno l’andamento dell’economia a gennaio, dopo aver evitato per un soffio di cadere in recessione negli ultimi tre mesi del 2022. Gli economisti si aspettano che il prodotto interno lordo si sia espanso di appena lo 0,1% a gennaio rispetto al mese precedente.
L’economia britannica sta mostrando uno slancio leggermente superiore al previsto e la crescita dei salari si sta rivelando un po’ più veloce di quanto previsto dalla banca centrale il mese scorso, ha dichiarato giovedì Huw Pill, capo economista della Banca d’Inghilterra.
Detto questo, la Gran Bretagna è l’unica economia del G7 ad essere ancora più piccola rispetto a prima della pandemia di coronavirus. Il Fondo Monetario Internazionale ritiene che sarà l’unica economia del G7 a scendere quest’anno.
La BOE potrebbe continuare ad alzare i tassi, dato che i consumatori sembrano reggere di fronte a un’inflazione a due cifre.
- Articolo realizzato con il contributo di Reuters