Di Ambar Warrick
Investing.com - La Reserve Bank of Australia (RBA) ha alzato questo martedì il suo tasso di riferimento, come previsto, e ha segnalato che i futuri rialzi dei tassi dipenderanno in gran parte dal percorso dell’inflazione e della crescita economica, nel tentativo di mantenere l’economia su un “percorso stabile”.
La RBA ha alzato il suo obiettivo del tasso di liquidità di 25 punti base al 3,10%, rispettando le aspettative del mercato. Il dollaro australiano ha reagito positivamente alla mossa, salendo dello 0,5% a 0,6733 contro il dollaro.
Il rialzo di martedì, in questo ultime vertice dell’anno della RBA, segna un aumento cumulativo di 300 punti base nel 2022, in quanto la banca centrale si è mossa per combattere l’aumento dell’inflazione.
Ma ora la banca si aspetta che l’inflazione aumenti ulteriormente nel breve termine, mentre la crescita economica probabilmente rallenterà.
La RBA ha rallentato il ritmo dei rialzi dei tassi negli ultimi mesi, in quanto ha lottato per trovare un equilibrio tra la lotta all’inflazione e la prevenzione della distruzione economica.
La priorità principale della banca centrale è “ristabilire una bassa inflazione e riportare l’inflazione al 2-3% nel tempo”, ha dichiarato il governatore Philip Lowe in una dichiarazione preparata. Ha aggiunto che la previsione della RBA è di un’inflazione al consumo leggermente superiore al 3% entro il 2024.
I dati recenti suggeriscono che il boom dell’economia australiana dopo la crisi finanziaria sembra essersi raffreddato. Il Paese ha registrato un inatteso deficit commerciale nel trimestre terminato a settembre, con un calo del valore delle esportazioni e un rallentamento della spesa pubblica che hanno probabilmente indebolito il prodotto interno lordo del Paese durante il trimestre.
La RBA ha previsto una crescita annuale di circa l’1,5% nel 2023 e 2024.
I dati previsti per mercoledì dovrebbero mostrare che la crescita economica australiana è scesa a un tasso di crescita trimestrale dello 0,7% nel trimestre di settembre dallo 0,9% del trimestre precedente.
Il rallentamento dell’economia cinese, il principale partner commerciale dell’Australia, ha pesato molto sull’economia del Paese, a causa del raffreddamento della domanda continentale di esportazioni di materie prime.
Tuttavia, la spesa per i consumi è rimasta forte nel Paese quest’anno, aiutata soprattutto da un mercato del lavoro forte. Questo ha dato alla banca centrale un margine sufficiente per continuare ad aumentare i tassi e probabilmente continuerà a sostenere l’economia nel breve termine.