Morgan Stanley (NYSE:MS) Investment Management fa il punto sulle diverse tipologie obbligazionarie dopo la buona partenza d’anno e il cambiamento di prospettiva su crescita e inflazione
Dopo un gennaio nel segno dell’ottimismo, i mercati hanno cambiato prospettiva a febbraio e la narrativa dell’atterraggio morbido delle economie si è trasformata in quella del ‘nessun atterraggio’. L’inflazione si è mostrata più tenace e vischiosa di quanto sperato limitando le possibilità di allentamento monetario. Sembra sempre meno probabile un rapido rientro dell’inflazione che consenta di evitare una recessione, anche se i rischi di quest’evento si sono ridotti. I mercati stanno comunque prezzando tassi più elevate e più a lungo da parte delle banche centrali.
TITOLI DI STATO PARTICOLARMENTE A BUON MERCATO
Nel suo Global Fixed Income Bulletin di marzo, Morgan Stanley Investment Management osserva che secondo alcune metriche i titoli di Stato sono particolarmente a buon mercato ma, con le curve dei tassi invertite, vale a dire con le scadenze brevi che rendono di più di quelle lunghe, c’è il rischio che gli investitori optino per un profilo di rischio basso e si posizionino sul cash piuttosto che sulle obbligazioni governative. Il cambiamento intervenuto sulla visione di mercato può ovviamente mutare ancora, a seconda dei dati, sia che questi indicano maggior resilienza del previsto delle economie, sia che la crescita freni più delle attese...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge