Neuberger Berman nelle Prospettive settimanali del CIO firmate da Shannon Saccocia, sottolinea che per i Millennial le azioni sono ancora più importanti degli immobili rispetto alla generazione dei boomers
Il cosiddetto “effetto ricchezza” non sarà più tanto dettato dalle variazioni di valore delle abitazioni ma piuttosto dalle fluttuazioni dei prezzi di borsa, e questo potrebbe influenzare il modo in cui vengono costruiti i portafogli di investimento. È un assunto valido ormai da quarant’anni, ma nel contesto post-pandemico, l’importanza dei consumatori USA come fattore trainante della crescita economica globale sembra addirittura in aumento. Ma, secondo molti economisti, la solidità dei consumi nel 2023 sembrava in pericolo, non solo per l’aumento dell’inflazione, ma anche per l’impatto del calo delle valutazioni dei portafogli di investimento sulla ricchezza delle famiglie, nonché per il timore di un’imminente pressione al ribasso sui prezzi delle abitazioni.
LA TEORIA DELL’EFFETTO RICCHEZZA
È il punto di partenza dell’analisi di Neuberger Berman nelle Prospettive settimanali del CIO dedicate al tema “Il consumatore e il mercato azionario” firmate da Shannon Saccocia, Chief Investment Officer—NB Private Wealth, che ricorda come l’effetto ricchezza sia una teoria fondamentale della finanza comportamentale, che descrive la probabilità che i consumatori spendano di più all’aumentare del loro patrimonio, o viceversa, in assenza di variazioni del reddito. Si sentono più ricchi, anche se entrate e costi fissi sono gli stessi. Saccocia cita le ricerche di Karl Case e Robert Schiller, secondo cui sia gli aumenti che i cali dei prezzi delle abitazioni hanno avuto un impatto sulla spesa delle famiglie, con gli effetti più significativi nel periodo 1975-2012...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge