Investing.com - Ecco i temi caldi da seguire sui mercati finanziari questo venerdì 23 ottobre.
1. Biden tiene a bada Trump nel dibattito finale
L’ultimo dibattito presidenziale sembra non aver cambiato visibilmente il corso della campagna elettorale.
Tra i momenti chiave della serata, il candidato del partito Democratico Joe Biden ha ammesso che si “allontanerà” da greggio e gas verso le energie rinnovabili.
Il Presidente Trump è andato sotto pressione per la gestione della pandemia, i suoi interessi economici in Cina e le sue politiche sull’immigrazione.
2. L’Europa si dirige verso una doppia recessione
L’economia europea si avvia sempre più verso una doppia recessione ad ottobre, in base agli ultimi indici dei direttori acquisti di IHS Markit.
L’indice PMI preliminare per la zona euro è sceso da 50,4 di settembre a 49,4, poco più della lettura prevista di 49,3.
Notevole la differenza tra il settore manifatturiero, con l’indice PMI salito da 53,7 a 54,4, e quello dei servizi, sceso da 48,0 a 46,2.
3. Le borse USA apriranno al rialzo, non cambiano le previsioni sulle elezioni
I mercati azionari statunitensi apriranno al rialzo, il dibattito elettorale ha fatto sì che gli investitori confermassero la loro idea di un risultato elettorale chiaro e di una vittoria dei Democratici.
Alle 6:30 ET (10:30 GMT), i future Dow salgono di 82 punti, o dello 0,3%, mentre i future S&P 500 vanno su dello 0,2% ed future Nasdaq segnano -0,1%.
I future Nasdaq sono al ribasso soprattutto a causa del titolo di Intel (NASDAQ:INTC), crollato del 10% negli scambi premarket sulla scia dei risultati deludenti pubblicati dopo la campanella di chiusura ieri.
4. Cominciano ad emergere i problemi di Huawei
Le pressioni del governo Trump sul colosso cinese delle telecomunicazioni Huawei cominciano a risultare evidenti nei dati della compagnia.
Huawei ha reso noto che la crescita dei ricavi è crollata al 3,7% su base annua nel terzo trimestre, rispetto al 27% dell’anno scorso ed al tasso medio del 21% degli ultimi cinque anni.
5. Putin spinge il greggio
Il Presidente russo Vladimir Putin ha lasciato intendere di essere intenzionato a rinviare il previsto aumento della produzione di greggio in programma per l’inizio del prossimo anno.
I future del greggio USA salgono dello 0,5% a 40,86 dollari al barile alle 6:30 ET, avviandosi a chiudere la settimana pressoché invariati. I future del Brent sono in salita dello 0,7% a 42,75 dollari.