Gli analisti di UBS hanno modificato le loro previsioni sulla crescita del PIL reale dell'Australia nel primo trimestre del 2024, prevedendo ora un leggero aumento dello 0,1% su base trimestrale, rispetto allo 0,2% stimato in precedenza. Anche la crescita su base annua è stata rivista all'1,1% dall'1,2%. L'aggiornamento precede la pubblicazione dei dati di contabilità nazionale del 1° trimestre 24 prevista per il 5 giugno.
Il dollaro australiano (AUD) ha registrato una modesta flessione, scendendo di circa lo 0,4% al momento della pubblicazione del rapporto, con una performance leggermente più debole rispetto ai suoi omologhi valutari. La revisione delle stime del PIL è in parte dovuta a un inatteso deficit delle partite correnti di 4,9 miliardi di dollari nel primo trimestre del 2004, in contrasto con le previsioni di UBS che prevedevano un avanzo di 6 miliardi di dollari.
Il deficit è in gran parte attribuito alle revisioni dei dati sui viaggi e alla reintroduzione del National Visitors Survey, che hanno portato a rettifiche retrospettive fino alla fine del 2022.
Secondo UBS, si prevede che le esportazioni nette sottrarranno 0,9 punti percentuali al PIL, più della stima di consenso di una deduzione di 0,6 punti percentuali. Tuttavia, i potenziali ribassi in questo settore potrebbero essere bilanciati da revisioni al rialzo della spesa privata, lasciando la traiettoria complessiva della crescita del PIL relativamente stabile.
Per quanto riguarda gli altri sviluppi economici, la decisione della Fair Work Commission del governo australiano di aumentare i salari minimi del 3,75% a luglio, che riguarda una porzione minore di dipendenti, è risultata inferiore alle stime di UBS, che prevedevano un aumento di circa il 4%. Per contro, sono stati osservati segnali di una modesta ripresa dei PMI manifatturieri e un forte aumento mensile dei prezzi delle case.
UBS ha inoltre rilevato una riduzione del rischio di ulteriori rialzi dei tassi di interesse da parte della Reserve Bank of Australia (RBA) e continua a prevedere il primo taglio dei tassi di 25 punti base nel febbraio 2025. L'azienda ha ampliato le sue previsioni sull'AUDUSD, che rimangono invariate, aggiungendo un obiettivo per giugno 2025 di 0,70.
Dal punto di vista degli investimenti, UBS mantiene una preferenza per l'AUD, consigliando agli investitori di vendere i rischi di ribasso dei prezzi dell'AUDUSD e di rimanere lunghi sull'AUDEUR. Inoltre, suggerisce di andare lunghi sull'AUDNZD a 1,08 o meno su un orizzonte di sei-dodici mesi.
La società ha anche delineato i limiti basati sugli indicatori tecnici, con le medie mobili chiave che forniscono un supporto intorno a 0,653-0,657. I rischi principali per l'AUDUSD includono potenziali mosse da falco da parte della Federal Reserve statunitense, tensioni geopolitiche tra Stati Uniti e Cina, rallentamenti economici cinesi o un taglio inaspettato dei tassi da parte della RBA.
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