Di Geoffrey Smith
Investing.com - Nuovo scivolone per il Primo Ministro Liz Truss, che non è riuscita ad allontanare i dubbi sulle propria credibilità e sulla capacità del nuovo governo di salvaguardare le finanze del britanniche.
Al momento, la sterlina GBP/USD perde l’1,2% contro il dollaro a $1,1326, dal massimo intraday di quasi 1,15 dollari. Allo stesso tempo, il rendimento dei Gilt decennali è tornato sopra il 4%, con Truss che ha confermato le politiche fiscali precedentemente annunciate alla Camera dei Comuni senza offrire dettagli su come intende coprire il piano di spesa.
I tagli alle tasse e gli incentivi per l’energia annunciati da Kwasi Kwarteng sono destinati a costare al Regno Unito oltre 60 miliardi di sterline nel prossimo anno, nonostante Truss abbia abbandonato l’idea di cancellare l’aliquota massima del 45%.
Gli analisti hanno criticato il piano dicendo che probabilmente alimenterà l’inflazione, che al momento sfiora il 10%.
Nel discorso alla conferenza del partito conservatore a Birmingham, Truss ha cercato di sottolineare che non lascerà che l’inflazione vada fuori controllo, con un importante dietrofront sulla minaccia di mettere fine al controllo della Banca d’Inghilterra sulla politica monetaria.
Ha affermato che il suo governo “sarà sempre fiscalmente responsabile", promettendo di far scendere il rapporto debito/PIL “sul medio periodo”.
Tuttavia, non ha dato dettagli su come intenda farlo, se non tramite la "crescita economica".
Rory Stewart, ex ministro del partito Conservatore ai tempi di David Cameron, ha scritto su Twitter che il discorso non ha risposto alle contraddizioni interne, come cambiare i regolamenti UE mantenendo l’accesso ai mercati del blocco, o finanziare grandi progetti nelle aree di sanità e difesa senza far salire il deficit di bilancio.