Di Alessandro Albano
Investing.com - Continua il rallentamento dell'inflazione negli Stati Uniti, che nel mese di dicembre hanno registrato un tasso annuo del 6,5% rispetto al 7,1% di novembre, un livello che non si vedeva dall'ottobre 2021.
Su base mensile, l'indice è addirittura diminuito dello 0,1% contro l'aumento dello 0,1% registrato il mese precedente, mentre l'indice core - che esclude cibo ed energia - è aumentato dello 0,3% sul mese e del 5,7% rispetto al tasso annuo.
Entrambe le letture hanno rispetto le attese di mercato e, come spiegato dal Bureau of Labor Statistics, hanno beneficiato del calo dei prezzi energetici che hanno "più che compensato" gli aumenti di altri beni come alloggi e attività ricreative.
Positiva la reazione dei mercati, con i future che indicano un avvio in rialzo per lo S&P 500 ed un calo dei rendimenti del Treasury a 10 anni.
In ottica Fed, la lettura da spazio per un aumento inferiore dei tassi da parte della banca centrale nel prossimo meeting, opzione per altro già alimentata dai dati sull'occupazione arrivati lo scorso venerdì.
Secondo il Fed rate monitor di Investing.com, che misura i future a 30 giorni sui fed funds, il mercato si aspetta al 76% di possibilità un aumento dei tassi di 25 punti base dopo il rallentamento di 50 punti base deciso a dicembre. Il tasso attuale dei fed funds è di 4,25%-4,5%.
In una nota, Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia, ha scritto che "i dati rafforzano ipotesi di una FED meno restrittiva", e confermato "un forte rallentamento delle pressioni inflazionistiche, legato soprattutto a un marcato calo dei prezzi degli energetici".
I prezzi core, tuttavia, rimangono ancora elevati e, secondo l'esperto, "lasciano intendere che la Federal Reserve continuerà con una politica di rialzo del costo del denaro ma sarà meno restrittiva rispetto ai mesi precedenti".
Le aspettative di IG Italia sulle prossime mosse della FED sono per un incremento del costo del denaro di “soli” 25 punti base, portando i tassi di riferimento dal range 4,25%-4,50% al nuovo 4,50%-4,75%.