Neuberger Berman ritiene che in ogni caso il mercato del credito continuerà a poggiare su solide basi, con prospettive migliori per il segmento non-USA ed emergente in caso di ‘onda blu’ democratica
Mentre gli Stati Uniti si accingono a vivere l’Election Day gli investitori si interrogano sulla rilevanza del responso delle urne per i mercati. É certamente un evento rilevante, ma secondo Neuberger Berman rappresentano solo la punta di una piramide che è favorevole al credito e all’obbligazionario, a prescindere dall’esito. In un commento titolato ‘La piramide delle priorità’, Ashok Bhatia, Deputy Chief Investment Officer – Fixed Income di Neuberger Berman, sottolinea che oltre all’esito del voto vanno considerati altri aspetti, come la prospettiva di un vaccino, le basi di ripartenza estremamente basse delle economie che l’anno prossimo non potranno far altro che crescere e i tassi di interesse prossimi allo zero e destinati a restare fermi a lungo.
UNA PIRAMIDE CHE POGGIA SUI TASSI BASSI
Per l’investitore obbligazionario sono tutti fattori importanti. L’esperto di Neuberger Berman li rappresenta come una piramide per assegnare facilmente la giusta priorità. Alla base della piramide, i tassi prossimi a zero e le politiche monetarie accomodanti di Fed e altre grandi banche centrali. Secondo l’analisi di Neuberger Berman sono fattori che difficilmente cambieranno, a prescindere dall’inquilino che occuperà la Casa Bianca, dalla portata degli stimoli fiscali o da quando arriverà il vaccino...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge