Investing.com - Il franco svizzero continua a scendere questo lunedì, toccando il minimo di due settimane contro l’euro e il dollaro tra le speculazioni che la Banca Nazionale Svizzera starebbe mirando ad un nuovo tasso di cambio per la valuta contro l’euro.
Il cambio USD/CHF sale dell’1,12% a 0,9301, mentre la coppia EUR/CHF subisce un’impennata dell’1,45% a 1,0537.
L’euro è stato scambiato liberamente contro il franco svizzero da la banca centrale elvetica ha deciso di eliminare il tetto di cambio di 1,20 franchi per un euro imposto tre anni fa.
La decisione è giunta una settimana prima che la BCE annunciasse un piano di acquisti mensili di bond governativi da 60 miliardi al mese, nel tentativo di contenere la deflazione nella zona euro.
Il programma di allentamento quantitativo della BCE avrebbe alimentato l’aumento per la domanda del franco come valuta rifugio, spingendo la SNB a concludere che mantenere il tasso fisso non era più giustificato.
La SNB ha indicato che è ancora pronta ad intervenire sui mercati valutari, anche dopo aver superato il tetto.
Durante il weekend, il giornale svizzero Schweiz am Sonntag ha riportato che la SNB starebbe mirando ad un target non ufficiale di cambio tra l’1,05 e l’1,10 franchi l’euro. La banca central si è rifiutata di commentare la notizia.
I dati rilasciati oggi dalla SNB hanno mostrato che i depositi a vista sono schizzati a 383,32 miliardi di franchi la scorsa settimana, dopo un aumento dell’8% della settimana precedente a 365,48 miliardi di franchi. I dati hanno indicato che la banca ha acquistato 365,48 miliardi di franchi. I dati hanno indicato che la banca ha acquistato valuta estera sul mercato.
La moneta unica resta supportata, nelle speranze che la Grecia riesca a raggiungere un compromesso con i creditori internazionali sui termini del salvataggio.
I dati Markit rilasciati oggi hanno mostrato che l’indice PMI per il settore manifatturiero della zona euro è salito a 51,0 questo mese, dal 50,6 di dicembre. L’attività in Francia, Italia e Grecia è diminuita, mentre in Germania è scesa rispetto al mese precedente, sottolineando i timori per la ripresa piuttosto debole.
Il report ha mostrato che i produttori hanno tagliato i prezzi al tasso più veloce degli ultimi 18 mesi, alimentando i timori di una minaccia di deflazione nell’area.